Partire per gli esercizi vocazionali è stata proprio una scelta sofferta, ma in virtù della promessa che mi sarei confrontata con "il desiderio di felicità che il Signore fa nella mia vita". Scegliere di vivere un tempo per prendersi cura della propria anima, nel mezzo della frenesia dell’estate, non è un passo immediato, né semplice, ma, di certo, è un grande atto di coraggio.
Sì, perché ci vuole coraggio a lasciare che i nostri desideri vengano plasmati, modellati, stravolti da Dio. Ma poi, avere un tempo per capire che i nostri piani vengono stravolti per rendere migliore la nostra storia, per farci capire la nostra missione, è meraviglioso e disarmante!
La verità è che, tornata dagli esercizi, ho capito che quattro giorni ci sono bastati per fare tantissime cose: insieme e con semplicità!
Quattro giorni ci sono bastati per:
- Avere almeno una nuova amica.
- Andare in profondità, anche con chi non conoscevamo.
- Sperimentare che il Signore può tutto.
- Far conoscere Don Bosco ad un altro carisma e farlo vivere, lì, in allegria e fraternità.
- Trovare la pace: con le persone giuste e nei luoghi giusti.
- Capire che è possibile lasciarsi segnare da un altro carisma. Diverso dal nostro... Ma tanto ciò che conta è il Centro!
- Avere voglia di una vita migliore, più piena!
- Sorprenderci di quanto può essere buona la Provvidenza.
- Ridere a crepapelle!
- Desiderare che Dio ci indichi la missione, quella vera e giusta per noi e ci dia il coraggio di partire.
- Ascoltare tante storie diverse, invidiarle un po'.. Ma poi capire che c'è una missione anche per noi!
- Essere famiglia.
- Stare davvero in pace con Dio.
- Volerci bene, ma davvero bene.
- Vincere a calcetto.
- Improvvisare a ping pong.
- Camminare... E ancora camminare
- Trovare un posto per pensare.
- Meravigliarsi davanti alla luna piena.
- Desiderare e immaginare come potrebbe essere una futura vita insieme! “Come sarebbe se vivessimo così?”
- Scegliere di non staccarsi da Don Bosco. Impossibile rinunciarci!
- Guardare le stelle!
- Correre per prendere il prossimo treno.
- Dire ai nostri genitori che siamo proprio felici!
- Fare una scelta.
- Chiamarsi fratelli e sorelle.
- Perdere il treno, ma almeno eravamo insieme per un altro po’.
- Partire con suor Maria Troncatti e... Tenerla cara!
- Vivere la gioia vera!
- Imparare a giocare a Slapzi!
- Godersi una doccia.
- Salire in alto (spesso anche letteralmente!)
- Emozionarci quando è giunta l'ora di salutarci.
- Augurarci "a presto"!
- Desiderare altro tempo insieme!
- Accorgerci che abbiamo vissuto il Paradiso
- Accorgerci che avevamo tutto.. Anche se eravamo partire con niente.
L’esperienza degli esercizi vocazionali a San Quirino è stata davvero piena, emozionante, faticosa, vivace, decisiva. Suor Maria Troncatti, accompagnandoci, ci ha davvero prese per mano e portate in alto. Abbiamo sperimentato la gioia viva, l’allegria di Don Bosco e il desiderio di vivere facendo il bene.
Spero sempre di poter ricordare e conservare in cuore questo tempo prezioso vissuto… che poi sono i ricordi che salvano quando le cose non vanno!
Insieme, abbiamo davvero tutto, anche se partiamo con niente!