Sarà capitato anche a voi nelle settimane particolarmente afose di questa estate di desiderare per qualche momento un posticino all'ombra, qualcosina di fresco e il tutto dentro ad un piccolo spazio di pace dove nessuno stressa, neanche i preti, le suore, i ragazzi...
Altri ci compatiscono: “Poverini con questo caldo”. E via dicendo... Ma dentro, come ci guardiamo? Cosa abbiamo? C’è un cuore che pulsa? No, non siamo né martiri né eroi, ma solo gente che si sforza di prendersi a cuore l’altro, piccolo o grande che sia, vivendo nello spirito del dono, della gratuità.
Chissà quante volte ci hanno rivolto la fatidica domanda sulle motivazioni del nostro essere animatori (o evangelizzatori?). Ma cosa realmente ci fa scegliere di “stare sul gratuito”? C’è un’anima che ci muove a fare tutto questo… C’è un sogno che vorrei poter realizzare per me, per gli altri, un sogno magari a lunga scadenza per il mio futuro, che non si consuma dentro alle singole esperienze dell’anno o dell’estate…
Don Bosco e Madre Mazzarello... I loro sogni, le loro idee forza, l’anima che hanno saputo dare alle loro scelte ci interpellano. Lasciamoci inquietare, lasciamoci provocare dal loro desiderio di farsi santi e di vedere santi anche i propri giovani.
Ieri come oggi c’è un forte bisogno di persone che facciano dell’evangelizzare educando e dell’educare evangelizzando una scelta di vita.
“Io per voi studio, per voi lavoro, per voi sono disposto anche a dare la vita”. E tu?
La Redazione
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