Don Filippo continua a scriverci dalla Missione in Etiopia e ci augura buona Pasqua.
Carissimi amici, come state?
Un saluto a tutti dall’Etiopia, da Lare, sul confine con il Sud Sudan.
Siamo nei mesi più caldi dell’anno, sempre ben sopra i 40 e anche di notte non si scherza: serve bere in continuazione 7 o 8 litri di acqua al giorno, farsi la doccia molte volte sia di giorno che di notte, dormire fuori di casa la notte nella veranda, tutta l’acqua che beve la sudi e non vai mai a far pipì, mancano le forze e dei giorni sembra di essere degli zombi....insomma si cerca di sopravvivere.
Stiamo preparando il Meeting dei giovani Nuer, che quest’anno si farà a Matar. Saranno 4 giorni intensissimi di incontri, celebrazioni, laboratori della fede e tanto entusiasmo per circa 500 giovani provenienti dalle nostre parrocchie. Abbiamo affittato due pulmann che venerdi’ mattina partiranno da Lare.
È un appuntamento che aspettiamo da tanto tempo e c’è stata una lunga preparazione, sia sul tema, “Credere alla Parola di Gesù e mettersi in cammino”, sia sui canti, sulle celebrazioni, sulla manifestazione che faremo sabato pomeriggio per le via di Matar. Speriamo che tutto possa andare bene, 4 giorni per incontrarci insieme, fare amicizia e condividere la fede...
Le attività della nostra parrocchia vanno avanti, nei nostri 5 asili delle varie capelle stiamo aspettando ancora vari bambini che con le loro famiglie sono andati al fiume per la stagione calda e non sono ancora tornati, le varie chiese che abbiamo nei villaggi di Gok, Kubri, Pilual, Thiajak e ultima a Qua Nual, il catechismo, gli aiuti alle famiglie in difficoltà con del cibo, la riparazione della capanne, le medicine, un sostegno per chi continua a studiare dopo le superiori...
Siamo ormai vicini alla Pasqua. Nel Vangelo della Passione di Gesù, il nostro personaggio più bello, perché originario dall’Africa, è sicuramente Simone di Cirene, una città della Libia, il quale si trovava per strada mentre passava Gesù con la Croce e lo ha aiutato a portarla. Che bello questo gesto, nonostante che tornasse stanco dalla campagna, nonostante i suoi programmi e le sue intenzioni, si è fermato ad aiutare Gesù a portare la Croce. Già a Natale l’Africa accoglie Gesù come profugo, che fugge in Egitto perché Erode voleva ucciderlo, ora un uomo dell’Africa arriva fino a Gerusalemme per aiutare Gesù a portare la Croce.
In ogni parte del mondo quando incontri qualcuno in difficoltà senti dentro di te questa domanda “Vuoi essere il mio Cireneo?”, cioè vuoi aiutarmi a portare la Croce? Gesù porta la nostra Croce, per questo noi portiamo quella degli altri.
Un augurio di cuore di Buona Pasqua a tutti gli amici e un ricordo nella nostra preghiera nel giorno di Pasqua per voi.
Grazie e Buona Pasqua.
Abba Filippo
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