Amici nella diversità

Carlo e Alberto, due amici diversi, in tutto e per tutto, ma con un unico punto fisso: Dio al centro della loro vita.


Amici nella Diversità

 

Carlo e Alberto, due amici diversi, in tutto e per tutto, ma con un unico punto fisso: Dio al centro della loro vita.

 

 

Alberto e Carlo, estremamente diversi l’uno dall’altro, oltre alla passione per la montagna nulla in comune se non un obbiettivo: mettere Dio al centro della loro vita.
Un leader natoveniva definito Alberto, capace di trascinare tutte le persone in quello che faceva, era una bella presenza in tutti i luoghi che frequentava.
Più riflessivo era Carlo, amava certe volete ritirarsi in se stesso ma era anche un gran sognatore come testimoniano le sue innumerevoli letture.


Diverso era anche il modo che i due ragazzi avevano di esprimersi: Carlo scrive poesie mentre Alberto lettere e biglietti.
Un amicizia concertata su un rapporto di paternità e fraternità, ma amai chiusa o egoistica, entrambi erano impegnati molto attivamente nel movimento dei Focolari e ne portavano avanti gli ideali.


“Mi colpiva la qualità dell’amicizia che sapeva offrire a ciascuno, pronto sempre ad andare in profondità nei dialoghi, senza tuttavia diventare pesante o bigotto” dice Maddalena riferendosi ad Alberto. Carlo, della coppia di amici il più giovane, a lui si affidava molto e confidava molti dei pensieri più profondi.


“E se fra un po’ non ci fossi più, tu sentiresti come diventa importante che in quest’istante ci sia anch’io perché è proprio il dolere che ci fa sentire più vicini; è nel dolore che senti di più bisogno di comprensione  e d’affetto e senti anche di capire e amare di più gli altri perché anche loro o per un motivo o per l’altro soffrono”.


L’amicizia e l’intesa tra i due ragazzi aveva quindi radici molto profonde. 
 

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