Un grande dono alla casa salesiana composta da confratelli anziani...
La comunità salesiana ”Artemide Zatti" di Mestre (Venezia) composta da confratelli anziani che contribuiscono alla missione giovanile con l’offerta quotidiana della loro sofferenza ha ricevuto un dono inatteso nel giorno della festa di Don Bosco: il Patriarca è venuto ad aprire la portasanta nella cappella interna della comunità.
Nel suo breve intervento durante la celebrazione il Patriarca ha esplicitato il senso di questa scelta: l’apertura di una porta santa in questa struttura protetta intende sostenere la fede che svela la preziosità di questa stagione della vita e permette di dare un significato alle sofferenze e alle tante prove che consumano le ultime energie.
A tutta la comunità, compresi gli operatori sanitari e i volontari, ha poi chiesto di essere un segno vivente della misericordia che rende nuovi i rapporti e di essere i “custodi della misericordia”.
Egli ha chiesto esplicitamente a questa comunità di consacrati di accompagnare il cammino della diocesi nell’anno della Misericordia. Numerose comunità parrocchiali ed altri gruppi ecclesiali hanno programmato la visita alla Basilica di San Marco a Venezia e il passaggio attraverso la porta santa; ma il rischio che tali gruppi corrono è di fermarsi ai segni esteriori del giubileo. Per questo il Patriarca ritiene importante il sostegno puntuale di una comunità che assicura la preghiera e l’offerta delle sofferenze perché ogni persona che si avvicina alle chiese giubilari arrivi ad incontrare la Misericordia.
Estendendo la grazia del giubileo anche a tutti quelli che varcano la porta santa in occasione di una visita a quanti risiedono nella casa A. Zatti, il Patriarca sollecita chi gode oggi di una buona salute innanzi tutto a prendersi del tempo per visitare gli ammalati e, successivamente, a maturare una diversa visione dell'impegno nella missione, a riscoprire il valore della sofferenza che si unisce a quella di Cristo.
La coscienza di un dono unico (chi altri ha una porta santa in casa?) ha subito spinto i Salesiani della comunità a non lasciar perdere nemmeno per un giorno la possibilità di acquistare l'indulgenza per tante anime del purgatorio e di intercedere per tante persone che sono immerse nelle attività e non pensano abbastanza alle "cose dell'anima".
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