Una blogger fa firmare un contratto al figlio per utilizzare al meglio lo smartphone. Il particolare contratto si apre con un'esortazione verso il figlio: «Buon Natale! Tu sei ora l'orgoglioso possessore di un iPhone. Sei un ragazzo bravo e responsabile e te lo meriti. Tuttavia ci sono delle regole da seguire...»
Gregory Hofmann si è sentito per un momento l’adolescente più fortunato del mondo quando ha trovato, sotto l’albero di Natale, ciò che desiderava maggiormente: l’iPhone. Ma il sorriso di stupore del tredicenne statunitense si è lentamente spento quando, scartando il pacco regalo, ha scoperto una lista di regole che la mamma gli aveva amorevolmente preparato per poter utilizzare lo smartphone. Un vero e proprio vademecum in diciotto punti stilato da Janell Burley Hofmann, scrittrice e blogger dell’Huffington Post, che è stato consegnato al figlio il giorno di Natale e pubblicato nell’edizione americana del giornale stesso.
Il particolare contratto, ben presto divenuto un caso di portata mondiale in rete e non solo, si apre con un’esortazione della Hofmann verso il figlio: «Buon Natale! Tu sei ora l’orgoglioso possessore di un iPhone. Sei un ragazzo bravo e responsabile e te lo meriti. Tuttavia insieme a questo regalo ci sono delle regole da seguire».
Cosa riserverà a Gregory il temibile regolamento? La prima regola della mamma è la più univoca: «E’ il mio telefonino. L’ho comprato io. L’ho pagato io. Sono io che lo presto a te. Sono o no la migliore?». Fino a qui nulla di particolarmente impegnativo. Ma l’elenco è lungo e riserva moltissime “sorprese”. La regola numero 2 arriva come una doccia fredda: «saprò sempre la password». E ancora, sul rapporto coi genitori, la numero 3 giunge minacciosa: «non ignorare mai una chiamata di mamma o papà. Mai».
Secca e spietata la Hofmann che ad ogni punto non sembra tralasciare nessun particolare: niente può essere lasciato al caso, soprattutto quando si ha a che fare con gli adolescenti. Si arriva quindi al tasto più delicato da trattare per un genitore: il sesso. La regola numero 10 afferma, infatti: «niente porno. Cerca sul web informazioni di cui parleresti anche con me. E se hai dei dubbi chiedi a qualcuno – preferibilmente a me o papà». Un decalogo che riguarda anche le buone maniere, quello di mamma Hofmann, come si legge al punto 11: «spegnilo oppure mettilo in modalità silenziosa, mettilo via quando sei in pubblico. Specialmente al ristorante, al cinema o mentre parli con qualcuno. Te non sei una persona maleducata e non permettere all’iPhone di cambiare il tuo comportamento». La regola numero 12 insiste sull’aspetto educativo in ambito sessuale: «non inviare foto delle tue parti intime o di quelle di qualcun altro. Non ci scherzare. Un giorno sarai tentato di farlo nonostante la tua grande intelligenza. È rischioso e potrebbe rovinare la tua vita da adolescente e da adulto. È sempre una cattiva idea. Il cyberspazio è vasto e più forte di te. Ed è difficile eliminare una cosa del genere, soprattutto quando si tratta di una cattiva reputazione».
La lettera della scrittrice dell’Huffington al figlio ha superato in breve tempo 1.300 commenti e – come ha sottolineato la stessa testata americana sul suo canale Twitter ha assunto in poche ore una dimensione virale. Non è difficile comprendere il perché di questo interesse globale: ogni giorno, infatti, intere famiglie sono alle prese con problemi di questo genere. Secondo uno studio di Telefono Azzurro, ad esempio, tra i giovani italiani sta dilagando il fenomeno del sexting: ci si fotografa nudi o in pose provocanti di nascosto dai genitori e si inviano le foto per MMS o e-mail. Nessun allarmismo, quindi, ma dati alla mano che la blogger americana ha deciso di trascrivere sotto forma di regole, con tutto l’amore che una mamma può provare per un figlio.
Claudia Nardi
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