BU! Ernia e le paure di oggi.

Ernia è immerso nel mondo e ce lo descrive. Crudamente. Siamo più che convinti che i testi delle sue canzoni siano delle pennellate preziose che descrivono il ritratto della società di oggi.

Paura del buio

Hai paura del buio? Dovresti…1 Così inizia Bu, una canzone del nuovo album di Ernia, uscito ormai alcuni mesi fa. Il rapper gentiluomo torna a smuovere la scena. Non è un type rapper. Non lo vuole essere.

Ernia è immerso nel mondo e ce lo descrive. Crudamente. Siamo più che convinti che i testi delle sue canzoni siano delle pennellate preziose che descrivono il ritratto della società di oggi. Un dipinto, in realtà, dai colori foschi e cupi. È forte perché forte è la vita, ed è spaventosa.2 Una vita che fa venire i brividi. Una vita che ti aspetta all’angolo per farti accapponare la pelle. Ernia così ci presenta la vita. Così lui la vede e la vive. Vestirsi di pelle d’oca3, questo è il trend. A primo impatto ci sembra piuttosto esagerato e forse un po’ cinico, ma a ben vedere, la maggior parte dei giovani e delle persone vive così. Abbiamo dei giovani che tremano come foglie. Giovani che si rinchiudono nelle loro vite per la paura delle botte che possono ricevere. E si ripetono: dentro me cosa c'è che non va?4Tuttavia lì, rintanati, non si rimane immuni perché la vita è così: non ammette fuggitivi e disertori.

Paura del futuro

Ernia, ha paura soprattutto del futuro. Giro l'angolo ed ho trent'anni e il domani che sognavo/Ha cominciato ad aver sempre più un retrogusto amaro/Io che pensavo di scappare da un passato viscoso/Ora ho il futuro, è un presente molto più spaventoso5. Di colpo tutto si fa buio. Le luci sembrano spente. E quelle che potevano sembrare le ultime sicurezze si sbriciolano. Cosa c’è da aspettarsi? Di questi tempi io, di questi tempi non mi fido…6 Un perenne sentirsi inadeguati e nel posto sbagliato: fuori luogo.

Questo sentire porta anche ad un altro opposto: ragazzi che per guadagnarsi un posto, per raggiungere delle cime da cui svettare, si mostrano forti, guerrieri. L'arroganza è una corazza se fa frío7, perché alcuni adolescenti giocano a far la paranza8Del resto, se il pavimento di ciò che li aspetta è crollato vige la legge marziale della vita, lo sciacallaggio di opportunità.

In entrambi i casi è la paura a farla da padrona. Quella paura che arpiona le ossa della nostra anima, come la notte che avvolge ogni angolo della giornata. È una paura armata di ansia e di sensi di colpa, una paura simile all’angoscia che avvelena tutto il nostro mondo interiore. Quand’è così tutto diventa cupo, tutto diventa spaventoso. Ogni azione, gesto o scelta avanzano con i piedi incatenati dalla paura: paura di essere giudicati, di non farcela, di rimanere soli, di essere feriti, di non meritarsi la vita. Sono giovani e persone con il peso del mondo addosso. Del loro mondo a pezzi. Devo scegliere bene, scegliere bene/Che strada prendere, in canna ho un solo proiettile/Uno sbaglio non si cambia, beh, va bene, sceglierò bene/Se non sparo al futuro, mi aggredisce/I dubbi offuscano e devo scegliere bene, scegliere bene.9

Guardare le paure

Ernia ci sbatte in faccia la paura della gente. Lui ha deciso di rassegnarsi, come dice in molte interviste. Tuttavia i suoi testi ci consegnano degli spunti e degli indizi per poter, forse, riacquistare quel sano e umile orgoglio di rialzarsi dalla fossa. Affacciamoci quindi su questo buco anche noi. Guardiamo in faccia questo buio: è la sfida a chi ride per primo! Non può vincere lui!
Mi permetto di mettere in luce (non a caso questa espressione!) alcuni spunti che possono fare bene ai nostri cuori impauriti.

Chi ha l'ultima parola?

Innanzitutto, il male del mondo e della vita non possono e non devono avere l’ultima parola. C’è qualcosa, nel profondo di noi, che non può essere scalfito nemmeno dalla più cruda delle vite. C’è una brace immortale che non cede di fronte alle tempeste. Quella cosa per cui, in realtà, non mollo mai. Perché sento che è giusto così… Un codice d’onore verso me stesso. Perché ad un certo punto c’è quell’amico che mi rincuora, il calcio o la pallavolo che mi aiutano a sfogarmi, il perdono arrivatomi addosso, un abbraccio, un hobby particolarmente liberante, una soddisfazione scolastica, il ragazzo o la ragazza… E la brace si ravviva! E mi riscopro vivo. Sono ancora vivo/M'hanno sparato in faccia/E sono ancora vivo/Mi hanno strappato il cuore/E sono ancora vivo/Mi hanno cambiato il nome/E sono ancora vivo/Mi sento così vivo10.

La bellezza di vivere

Perché è così. Tu meriti di vivere. Se la vita ti ha presentato sulla scena del mondo vuol dire che te lo meriti. E nulla può mettere in dubbio questo. La bellezza e la bontà che tu sei brillano in questo falò e non soffocano, anche quando sembrano morte! È la scintilla di Dio in noi. Quel sentirci amati, anche quando ci sentiamo odiati da tutto. Ingoio dell'oro così anche dentro siamo ricchi11: già. Siamo preziosi: una vena d’oro sepolta in noi, da picconare ogni volta che ce ne dimentichiamo.

Padroni di noi stessi

Un altro aspetto fondamentale da ricordare è che non dobbiamo lasciare alla paura il timone della nostra vita. Il timoniere saremo sempre e comunque noi. L’uomo nella sua vita ha sempre il potere di avere in mano il suo cuore, la sua vita e la sua anima. Dobbiamo riacciuffare il nostro cuore ogni volta che sgattaiola via in preda a umori, emozioni, paure, ansie. È vero: è difficile controllare i dolori, le paure, l’angoscia… Però è fondamentale che li arginiamo, che mettiamo loro un freno. Non possono dilagare fino a distruggermi dentro. Il mio mondo interiore non è una democrazia. Non tutti i miei pensieri devono avere diritto di parola e di voto. Spesso cadiamo in un inganno: se non mi sento in un determinato modo non posso fare qualcosa o reagire. Invece è proprio il contrario: è quando mi rimbocco le maniche che le carte dentro di me si rimescolano. Per smuovere uno stagno di pesci bisogna gettare un sasso: il sasso è la decisione di reagire, di prendersi in mano e affrontare la paura e le fatiche senza lasciare loro la vittoria. Difficile sì, ma fondamentale e possibile.

Gli occhi della fede

La paura poi si accompagna al non vedere bene. Al non riconoscere cosa abbiamo di fronte. Per questo il buio ci terrorizza… E la fiducia mia che arranca…12 Domani senza colori, non vedi più rosa e fiori…13 Fiducia nell'umanità già poca…14 In effetti è un problema di vista. E per risolverlo ci vuole un bicchiere di fede e una dose di occhi ben aperti: spalancare gli occhi su quello che abbiamo davanti e affidarsi. Ma quando riconosciamo e vediamo i lineamenti di ciò che ci sta di fronte, già le cose iniziano a cambiare. Allora diamo un volto alle cose che viviamo! Diamo un nome alle nostre paure e alle nostre fatiche! Guardiamo in faccia le nostre ferite! A viso scoperto! Già vedo le mie mani sul volante in corsa/Che lascio i miei problemi di una vita scorsa/Quell'auto sembra dirmi "Sali ora o non te ne vai più".15 Forse il segreto è questo. Fidarsi che la vita è da prendere in corsa. Sgranare gli occhi e scovare quei lumicini disseminati lungo il sentiero buio. Puoi aver avuto anche solo un lampo, un fulmine, un istante luminoso. Rincorrilo. Ricordalo e desideralo ardentemente. Vale la pena inseguire quella luce annaspando nel buio: c’è una bellezza che ti attende. Sali ora. Avanti. Questa è la fede. Una bambina che trascina le tue speranze e i tuoi amori, diceva Peguy.

Togliere le maschere

Infine occorre spendere due parole su un’ultima cosa. Tutto quello che abbiamo scritto può essere molto bello, ma difficile da vivere. Infatti, spesso preferiamo nasconderci, mascherarci, mimetizzarci. Ernia ce lo descrive molto bene. Forse metterlo in piazza riesce a darmi un po' di pace/O è per distrarvi prima che notiate/Che li ho ingannati tutti.16 Spesso viviamo come degli impostori in un grande Among us. Poco amore e poca fiducia verso quello che siamo ci porta a mentire a noi stessi e agli altri e mostrarci in un certo modo: per una pacca sulla spalla o uno sguardo, siamo capaci di tutto… E se ti dicessi, "Io son l'impostore tra di noi" mi ameresti ancora?17 Questo è il vero dramma. Se crolla il palco, qualcuno mi amerebbe ancora? Conviene mantenere il nascondiglio… Faccio buon viso quindi narciso nel farla franca…18 Mi mostro speciale, ma mi sento accartocciato… 

Il canto dell’usignolo

C’è un altro modo di vivere? A volte la vita, quando ci presenta il conto, ci mostra che impostori o no, fuori luogo o no, rassegnati o no, qualcosa manca. Perdo tutto e non so come, forse devo avere un buco dentro la tasca.19 Siamo bucherellati. Non c’è niente che veramente ci rimpinzi e ci lasci il gusto definitivo di pace. Eppure questa non è una sconfitta. È un’occasione per dare da mangiare al desiderio dentro di noi, a volte rimasto a digiuno nella gabbietta del nostro cuore. Cerco qualcosa di grande, che resti20. Una frase bellissima. E per noi c’è qualcosa di grande che rimane! C’è poco da fare: c’è un luogo preparato per me. C’è una missione che dà senso a tutta la mia vita. C’è una vita, un sogno dove io posso avere un appuntamento vero con Dio, con gli altri e con me stesso. Si chiama vocazione. E devo tirare fuori tutto di me per trovarla. Il segreto della vita in fondo è questo: Dio ti ha messo nel cuore qualcosa di bello. Passalo agli altri. La vocazione è il luogo dove puoi amare di più. E perdo tutto e non so come, forse devo avere un buco dentro la tasca21. Quel buco nella tasca non è più un problema. Perché si inizia a capire che è perdendo qualcosa che mi ritrovo. Perdendo qualcosa di me per gli altri, io non mi perdo. Questa è la vita. Una grandezza in te che deve fiorire per il bene di tanti. Una luce in te che non deve spegnersi, perché deve illuminare tante persone spaventate. Solo quando ti fai vicino a qualcuno, insegnandogli che la vita non è terrore, le tue paure si dissolveranno. Per usare un’altra immagine cara a Ernia, ci sono tanti usignoli22 fragili da difendere e proteggere: quanti piccoli uccellini da aiutare a spiccare il volo, da proteggere contro volpi cattive, da incoraggiare nelle cadute. Solo così ti scoprirai anche tu un usignolo custodito tra mani calde, tenere e forti. Le mani di un Dio che non ti molla; le mani di persone che ti vogliono bene. Allora le nostre voragini di paura e di buio non ci spaventeranno più. Diventeranno feritoie e finestre per poter scorgere e vedere le paure e il buio degli altri, così da lumini tenaci. Tutti hanno paura di qualcosa23 Tu abbi solo paura di perdere Dio e di perdere la tua missione per gli altri. E basta. Non avrai paura di dire: ciò che volevo è tutto qui.24 Perché se Dio mi vuole bene, allora non è la fine… Tutto qui!
Bu! No, non ho più paura. Posso togliermi le mani dagli occhi!

 

Riferimenti canzoni

1   Bu!

2  Tutti hanno paura, feat. Mengoni.

3  Tutti hanno paura, feat. Mengoni.

4  Fuoriluogo, feat. Madame.

5  Rose e fiori.

6  Rose e fiori.

7 Fuoriluogo, feat. Madame.

8  Tutti hanno paura, feat. Mengoni.

9  Scegliere bene.

10  Vivo.

11  Certi giorni, feat. Nitro.

12  Rose e fiori.

13  Rose e fiori.

14  Tutti hanno paura, feat. Mengoni.

15  Qualcosa che manca, feat. Rkomi.

16  L’impostore.

17  L’impostore.

18  L’impostore.

19  Qualcosa che manca, feat. Rkomi.

20  Qualcosa che manca, feat. Rkomi.

21  Qualcosa che manca, feat. Rkomi.

22  Cfr. Come uccidere un usignolo.

23  Tutti hanno paura, feat. Mengoni.

24  Qualcosa che manca, feat. Rkomi.

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