Spesso quando parliamo di castità ci vengono in mente una serie di divieti che la Chiesa impone per vivere gli affetti e le relazioni sentimentali. Ma è proprio così? Sfatiamo alcuni miti!
Spesso quando parliamo di castità ci vengono in mente una serie di divieti che la Chiesa impone per vivere gli affetti e le relazioni sentimentali. Ma è proprio così? Siamo sicuri che quello che abbiamo in mente riguardi il significato vero della castità? Iniziamo a sfatare alcuni “miti”: la castità non è una somma di divieti, ma un percorso, certo arduo, che conduce alla gioia del vero amore.
"La castità è una virtù difficile e la sua acquisizione richiede tempo; bisogna aspettare i suoi frutti e la gioia di amare che dovrebbe portare. Ma è la via infallibile alla gioia", scriveva San Giovanni Paolo II.
Per far luce su questa nozione di castità, cerchiamo di capire meglio alcuni equivoci, per sfatare appunto i miti!
La castità non è riducibile a "non avere rapporti sessuali". Castità significa "dire la verità con il proprio corpo in ogni circostanza".
Come disse Giovanni Paolo II, la castità "è la trasparenza dell'amore". È un modo di amare autentico, di essere padroni del proprio corpo e di non farsi dominare dai propri desideri.
La castità non significa essere "inchiodati". Significa rifiutare di fare dell'altra persona un oggetto per il proprio piacere.
Se una persona in una relazione aspira ad essere casta e l'altra no, quest'ultima è chiamata ad amare l'altro così com'è, con la sua fede, i suoi valori e le sue scelte, e a rispettare il suo cammino. Questa è "una prova d'amore che fa emergere il meglio di una persona".
"Non abbiate paura quando l'amore richiede sacrificio", ammoniva Giovanni Paolo II.
La castità non si limita ai rapporti prematrimoniali. Anche le coppie sposate sono chiamate a vivere la castità nel matrimonio, donandosi corporalmente in modo sincero e totale.
La castità non significa non provare più desideri. "Chi non ha più alcun tipo di desiderio non è puro... è morto!".
Il desiderio è un dono di Dio. Dio mette il desiderio nel nostro cuore. Non vuole sopprimere i nostri desideri, vuole "infiammarli", in modo che siano più forti ma anche purificati dal fuoco.
Lo scopo della castità non è quello di privarci, ma di portarci a dare. In una relazione d'amore è normale avere forti desideri di intimità fisica, ed è una vera sfida scegliere di aspettare. Tuttavia, è anche "un modo per nutrire un tesoro", un tesoro tanto più bello se è desiderato e atteso.
Prendiamo il paragone della scalata di una montagna: si gode del panorama in modo diverso a seconda che si sia saliti a piedi o in funivia. Se non si fa fatica, "si guarda il panorama e si torna giù", senza rendersi conto del dono che ci viene fatto.
La castità non è un "no". È innanzitutto un "sì" (alla dignità dell'altro) da cui scaturiscono diversi "no". "Significa scegliere l'intera persona a sacrificio di tutto il resto".
La castità non è disprezzo per il corpo e per la sessualità. Consiste nell'"integrare i propri desideri per farne una forza d'amore: un amore libero, incondizionato, fecondo e totale".
Speriamo, con questo articolo, di aver sfatato alcuni “miti” sulla castità. E al tempo stesso vi invitiamo a percorrere questa via tanto bella, quanto esigente, per vivere al meglio le relazioni affettive con le persone che incontrerete sulla vostra strada. La castità è la forma più alta di amore che ci porta ad amare come ama Dio.
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