Che cosa non voglio assolutamente perdere? da Giovani per i Giovani

REDAZIONALE - È ancora impresso nei miei occhi il suo viso mesto... Una domanda inconsapevolmente mi ha posto Marco: che cosa io non voglio assolutamente perdere della mia vita? Prendo la penna, apro il mio diario e comincio a scrivere... ...desiderio di correre, desiderio di rischiare, desiderio di soffrire per amore, desiderio di essere importante per qualcuno, desiderio di sentirsi dire “Ti amo per sempre”, desiderio di desiderare...

Che cosa non voglio assolutamente perdere? da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 02 gennaio 2006

Marco è il nome di un ragazzo delle superiori che ieri mattina mi ha raccontato con tanta tenerezza e tremore la sua paura di perdere la ragazza che frequenta. Leggevo nei suoi occhi l’angoscia che qualcuno, qualcosa, un evento o un “ladro” lo potesse privare di un affetto per lui tanto importante, grande, bello, unico, carico di significato. Che cosa accadrà a Marco se un giorno tornando a scuola scoprirà che la sua ragazza, che frequenta la classe accanto, l’ha improvvisamente e per qualche motivo a lui sconosciuto, “persa”?

È ancora impresso nei miei occhi il suo viso mesto… Una domanda inconsapevolmente mi ha posto Marco: che cosa io non voglio assolutamente perdere della mia vita? Prendo la penna, apro il mio diario e comincio a scrivere, ad elencare le mille cose, affetti, amori, interessi, desideri, persone che non voglio perdere. A un certo punto scrivo: “la mia vita”. Anche questa non voglio perderla… Ma nelle mie mani non può starci tutto, i miei giorni non possono contenere tutte le parole scritte sul mio diario e il mio cuore sa bene che non tutto è importante allo stesso modo. Strappo le pagine e lascio una sola parola: desiderio.

Desiderio di vivere, desiderio di servire, desiderio di esserci, desiderio di amare, desiderio di incontrare, desiderio di correre, desiderio di rischiare, desiderio di soffrire per amore, desiderio di essere importante per qualcuno, desiderio di sentirsi dire “Ti amo per sempre”, desiderio di desiderare… È questo che svela il mio dna, il mio destino, la mia strada. È questo ciò che, una volta conquistato, non voglio assolutamente perdere: desiderare, anelare continuamente a qualcosa di nuovo, cercare oltre ogni cosa già trovata e osare oltre gli orizzonti già raggiunti.

Una delle sfide principali che come animatori ed educatori ci si impone è quella di risvegliare al desiderio del vero affinché alla fine dei propri giorni non si debba dichiarare di aver corso invano. Al proposito ecco quanto afferma uno dei testimoni del nostro tempo (Montanelli  I., Il mio fallimento di uomo senza fede, in Il Corriere della Sera, 1 marzo 1996) verso la fine della sua vita: «Se è per chiudere gli occhi senza aver saputo da dove vengo, dove vado e cosa sono venuto a fare qui, tanto valeva non aprirli. Questa mia confessione… almeno nelle intenzioni, è soltanto una dichiarazione di fallimento».

Il desiderio ponendoci in ricerca ci suggerisce la via, l’origine, il fine… Di fronte ad un mondo che non ha occhi per vedere, oggi è più che mai urgente cercare non tanto un Dio che sia risposta quanto un Dio che sia domanda e inquietudine, capace di condurre l'uomo a scoprire in sé quei desideri che sono stigmate della nostalgia di Dio.

Redazione GxG

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