“Dio non si lascia vincere in generosità”. Appello missionario del Rettor Maggio...

Ieri, 8 dicembre, data cara ai salesiani, perché segna l’inizio dell’opera di Don Bosco a favore dei giovani poveri ed abbandonati, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha lanciato un appello invitando i salesiani a discernere se sono disposti a mettersi a sua disposizione come missionari ad gentes, ad exteros, ad vitam in tutto il mondo.

“Dio non si lascia vincere in generosità”. Appello missionario del Rettor Maggiore per il 2021

 

tratto da infoans.org

 

 

Ieri, 8 dicembre, data cara ai salesiani, perché segna l’inizio dell’opera di Don Bosco a favore dei giovani poveri ed abbandonati, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha lanciato un appello invitando i salesiani a discernere se sono disposti a mettersi a sua disposizione come missionari ad gentesad exterosad vitam in tutto il mondo.

Don Á.F. Artime ha sottolineato che, se non fosse stato per lo spirito missionario di Don Bosco e la generosità missionaria dei primi salesiani, probabilmente oggi i salesiani sarebbero solo una piccola Congregazione con pochi membri in Italia. Grazie allo spirito missionario e allo zelo di Don Bosco, oggi i salesiani continuano la loro missione di “testimoni-segni” dell’Amore salvifico di Dio per i giovani poveri ed emarginati nei più diversi contesti culturali e religiosi, in 134 Paesi.

Con questo appello il Rettor Maggiore invita tutti i salesiani di tutte le Ispettorie del mondo a rivivere la generosità e la vitalità missionaria all’inizio della Congregazione, e a rispondere alle esigenze missionarie della Congregazione, in particolare:

- nelle presenze in Amazzonia e in alcune frontiere missionarie dell’America Latina;

- nelle presenze salesiane al servizio dei rifugiati e nelle nuove frontiere dell’Africa;

- in Lituania, Bulgaria e nelle altre nuove frontiere del Progetto Europa;

- in Azerbaijan, Laos, Nepal, Mongolia, Jacuzia;

- nelle numerose presenze nelle isole dell’Oceania.

 

Scrive il Rettor Maggiore nel suo appello missionario: “Teniamo presente che Dio non si lascia vincere in generosità. Certamente una maggiore generosità missionaria susciterà una rinnovata vitalità nell’Ispettoria e, a Dio piacendo, anche nuove vocazioni per sostituire coloro che partono per le missioni”.

 

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