La Tv dei ragazzi: Violetta, la telenovela, su Disney Channel. È la storia di una ragazzina che insieme al padre torna nella sua città, Buenos Aires, dopo anni di assenza. E qui incontra nuovi amici, ha le sue prime cotte, combatte per realizzare i suoi sogni e raggiungere la felicità. Violetta, come le altre nostre trasmissioni, è fatta dai ragazzi e per i ragazzi»
È la storia di una ragazzina che insieme al padre torna nella sua città, Buenos Aires, dopo anni di assenza. E qui incontra nuovi amici, ha le sue prime cotte, combatte per realizzare i suoi sogni e raggiungere la felicità.
La telenovela, su Disney Channel, è di marca argentina, si intitola Violetta e "furoreggia" tra i più piccoli teleascoltatori: nei primi 20 episodi ha fatto registrare in Italia una media di 279.700 spettatori tra i bambini con più di 4 anni, e di 159.100 tra i ragazzi fino ai 14 anni. La protagonista, Martina Stossel, è diventata una "star" tra i teenager. Da oggi, 30 ottobre, cominciano altri 20 episodi della prima serie, attualissima, e molto aderente alla realtà che vivono oggi gli adolescenti. Ma si tratta davvero di un "prodotto" affidabile? La Disney da decenni realizza fiction, cartoons e trasmissioni di ogni genere dedicate ai ragazzi dagli 8 ai 14 anni. E lo fa sempre con criteri rigorosi. ‚Äã‚Äã
«Anche Violetta, come le altre nostre trasmissioni, è fatta dai ragazzi e per i ragazzi» spiega Cristiana Nobili, responsabile delle produzioni live-action di Disney Channels Italia e Disney Channels Emea. «A loro vogliamo raccontare buone storie perché il nostro messaggio è sempre positivo e improntato ai valori della famiglia, dello stare insieme agli altri, del credere in se stessi per poter realizzare i propri sogni». Ma come si può garantire che il risultato sia veramente "educativo" o comunque non dannoso per un pubblico di adolescenti? «Con un lavoro certosino che inizia dalla scrittura dei testi – dice Nobili – e prosegue fino al montaggio di ciascun episodio. Esiste uno staff di Disney che si preoccupa di controllare ogni passaggio, dai copioni alla scelta dei costumi di scena».
Il principio, di matrice americana, è quello del compliance: va mantenuto un rapporto di fiducia con l’utente finale, senza dimenticare, in questo caso, le famiglie. «Cerchiamo di evitare scene o battute aggressive o volgari, trucchi troppo pesanti sui volti delle piccole interpreti: una commissione di supervisori è presente anche in studio, durante le riprese, per accertarsi che non vi siano improvvisazioni contrarie a questi principi di rispetto dei ragazzi e delle famiglie. Disney vuole intrattenere i più giovani in modo costruttivo, intende essere una finestra dove si respira aria pulita, e questo i genitori lo sanno». ‚Äã‚Äã
E le nuove produzioni? In primavera inizierà Dogywood con cani talent scout dei divi del cinema, una nuova serie delle strambe storie di Life Bites e Get the party, un factual dove giovani inconsapevoli diventano protagonisti di feste a sorpresa insieme ad amici e genitori.
Fulvio Fulvi
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