Come ogni anno in Italia si svolge la Domenica Missionaria Salesiana (quest'anno il 25 febbraio). L'obiettivo della Giornata Missionaria Salesiana (GMS) 2018 è il Primo Annuncio di Gesù, questa volta nel continente asiatico, con una particolare attenzione all'ambiente dei Centri di Formazione Professionale.
del 24 febbraio 2018
Come ogni anno in Italia si svolge la Domenica Missionaria Salesiana (quest'anno il 25 febbraio). L’obiettivo della Giornata Missionaria Salesiana (GMS) 2018 è il Primo Annuncio di Gesù, questa volta nel continente asiatico, con una particolare attenzione all’ambiente dei Centri di Formazione Professionale.
“Sussurrando il Vangelo in Asia” è così eloquente e allo stesso tempo così salesiano. È un argomento che parla di quello che siamo e anche di quello che già facciamo tra i giovani di questo emozionante continente asiatico. È un soggetto che allo stesso tempo indica chiaramente la via da seguire.
Il nome salesiano di questo sussurro evangelico è innanzitutto la presenza educativa salesiana. Anche senza dire una parola, la nostra presenza gentile, intelligente e credente tra i giovani più poveri è già un annuncio così incisivo. La nostra presenza come fratelli, genitori e amici non è neutrale: porta, anche con la discrezione che l’Asia ci chiede, un messaggio di amicizia educativa.
Attraverso questa discreta presenza educativa, siamo riusciti a dare ancora più luminosità e più luce a tanti bei valori che i popoli asiatici conservano e trasmettono. E tra questi valori mi piace sottolineare quelli della pace e del lavoro. Viviamo e lavoriamo come salesiani tra tanti popoli in Asia che sono principalmente popoli pacifici e popoli di lavoro. Il Sistema Preventivo di Don Bosco che incontra questi valori offre ancora più profondità e più bellezza.
Questa presenza educativa salesiana “sussurra il Vangelo” anche attraverso la costruzione di spazi arricchiti dalla cultura dell’incontro, della reciprocità e della solidarietà. Con Don Bosco tanti giovani asiatici scoprono e forgiano le relazioni umane, che sono ancora più ricche e più durature. I nostri giovani nelle case salesiane mangiano insieme, studiano insieme e lavorano insieme. Nella diversità culturale e religiosa, creano legami profondi e duraturi di vera amicizia. Si sentono a casa. Ognuno dei nostri ambiti educativi è chiamato a “sussurrare” lo spirito familiare che il nostro padre Don Bosco ci ha lasciato. In questi ambienti di incontro umanizzante, anche la donna è rispettata, valorizzata, promossa.
Infine, questo sussurro è educativo ed evangelico, perché non inibisce i giovani, né li fa invecchiare prematuramente attraverso l’indifferenza. Al contrario, li risveglia, li porta a salire, li mette in marcia. Accettando questa chiamata, il giovane gradualmente e con convinzione prende la propria vita nelle sue mani, si sente interpellato, scopre che la sua vita è una vocazione.
Cari fratelli e amici, mettiamo quest’anno l’attenzione missionaria nel Vangelo e nella sua discreta e fruttuosa diffusione nelle profondità dei giovani che vivono in Asia. La famiglia salesiana di tutto il mondo possa riscoprire la propria passione apostolica in ciascuno dei diversi contesti in cui essa vive e lavora.
Don Ángel Fernández Artime, SDB
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