Nell'estate 2011, mentre studiava presso il Seminario di Saint Meinrad nell'Indiana, gli venne diagnosticato un melanoma, contro cui combatté opponendogli la speranza di diventare sacerdote. Venne ordinato presbitero in casa di suo padre l'8 maggio 2013. Morì due giorni dopo, terminata la celebrazione della Messa.
Figlio di Robert e Patricia, Scott R. Carroll nacque il 5 agosto 1966. Cresciuto in una fattoria nel distretto amministrativo di Waterville, in Ohio, nel 1984 si diplomò al liceo Saint John, retto dai padri Gesuiti, nella vicina Toledo.
Ebbe una brillante carriera accademica, laureandosi in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Toledo, dove conseguì anche un master in Storia, a cui andò ad aggiungersene un altro, all’Università di Dayton, in Amministrazione Educativa.
Fino al 2006 insegnò Studi Sociali alla scuola media di Swanton, dove si occupò anche di fare l’allenatore di football. Non si lasciava sottomettere, né in classe né sul campo sportivo, ma non alzava mai la voce, dotato com’era di un carattere gentile e riflessivo, che gli valse il rispetto della gente e dei suoi studenti. Insieme ai fratelli Patrick e Timothy, andava spesso a vedere partite di football, tifando per gli UT Rockets (la squadra dell’Università di Toledo), gli Ohio State Buckeyes e i Cleveland Browns.
Col tempo, oltre alla passione educativa e per lo sport, Scott sentiva sorgere in sé qualcosa di più vasto: la chiamata al sacerdozio. Suo fratello Patrick ha dichiarato che, proprio durante una delle sue camminate nella riserva naturale di Oak Openings, capì di doversi consacrare a Dio e ai fratelli. Prese un anno di pausa dal lavoro per discernere, ma, una volta entrato in Seminario, non ebbe più indecisioni.
Alla chiusura del Seminario di Holy Spirit, proseguì la sua formazione in quello di Saint Meinrad, nello stato dell’Indiana. Esercitò il suo tirocinio pastorale nella parrocchia di origine, Saint Joseph a Maumee, e in quella di Saint Paul a Norwalk, dove aveva già prestato servizio durante l’estate.
Autopresentandosi sul sito Internet dell’Ufficio diocesano per le Vocazioni, si espresse in questo modo: «Ritengo che la vocazione al sacerdozio sia allo stesso tempo la cosa più esigente e la più ricompensante a cui Dio avrebbe mai potuto chiamarmi. Il mio compito è scoprire se questo è ciò a cui sono destinato, ossia rappresentare Gesù insegnando, imparando e semplicemente essendoci per la gente».
Nell’estate 2011, a Scott venne diagnosticato un melanoma. Le terapie sembrarono funzionare, tanto che, il 31 marzo 2012, venne ordinato diacono nella Cattedrale di Toledo, Our Lady Queen of the Most Holy Rosary, insieme a quattro compagni. La loro comune ordinazione sacerdotale era stata fissata per sabato 22 giugno 2013.
Nel dicembre 2012, però, il tumore riapparve e venne ritenuto inoperabile. Curato presso l’Università del Michigan, Scott rimase determinato a proseguire fino all’ultimo lungo il suo cammino.
A maggio 2013, le analisi dimostrarono che il male era decisamente progredito: venne quindi deciso di anticipare l’ordinazione al 21 giugno, anche se Scott stava sempre peggio. Un ulteriore anticipo venne fissato per sabato 10 maggio, in Cattedrale.
Infine, verso la tarda mattinata di mercoledì 8 maggio, il Vescovo di Toledo, Leonard Paul Blair, si recò a casa Carroll, per celebrare proprio lì la Messa con il Rito dell’Ordinazione. A concelebrare, monsignor Charles Singler, direttore dell’Ufficio per le Vocazioni, insieme ai sacerdoti di Saint Joseph, il parroco Keith Stripe e Kishore Kottana. L’assemblea era composta dai familiari e da un paio di amici.
Terminata la celebrazione, il vescovo, che lo aveva nominato vicario (associate pastor) di Saint Joseph, si accostò al novello sacerdote, che per la debolezza fisica era rimasto seduto. Togliendosi la mitria, gli domandò: «Scott, vuoi darmi la tua benedizione?». Sollevando la mano e tracciando il segno della Croce, gliela concesse.
Venerdì 10 maggio, terminata la celebrazione della Messa in casa, don Scott si assopì e morì pochi istanti dopo. Erano trascorse circa quaranta ore dalla sua ordinazione.
La camera ardente fu allestita a Saint Joseph, lunedì 13. L’indomani, alle 11, si svolsero i solenni funerali presso la Cattedrale di Our Lady Queen of the Most Holy Rosary. Al termine della Messa, il vescovo Blair ha annunciato l’istituzione di un fondo di solidarietà suo in onore, per sostenere economicamente le vocazioni sacerdotali.
Il corpo di don Scott riposa ora presso il cimitero cattolico di Saint Joseph, a Maumee.
Emilia Flocchini
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