La lettera con cui una mamma e un papà spiegano a loro figlio il motivo per cui hanno scelto di battezzarlo da bambino...
del 29 settembre 2017
La lettera con cui una mamma e un papà spiegano a loro figlio il motivo per cui hanno scelto di battezzarlo da bambino...
Qualche giorno fa ho partecipato al battesimo di Stefano, figlio di mia cugina Elena e di suo marito Gabriele. I genitori di Elena a suo tempo scelsero di non battezzarla da bambina, ma di lasciare a lei la possibilità di decidere liberamente, quando sarebbe stata più grande, se riconoscersi o meno nella religione cristiana. Lungo gli anni Elena ha compiuto un percorso che l’ha portata, qualche anno fa, a ricevere il battesimo in età adulta. La sua personale vicenda ha fatto sì che, quando è nato Stefano, la scelta di battezzarlo dopo la nascita apparisse non scontata. Così, confrontandosi con la loro guida spirituale, Elena e Gabriele hanno accolto il suo invito a scrivere una lettera a loro figlio, in cui provare a spiegare perché hanno scelto per lui il battesimo. La lettera, riportata qui di seguito, è stata letta all’inizio del rito del battesimo, in risposta alla domanda “Per Stefano che cosa chiedete alla Chiesa di Dio?”.
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Caro tesoro,
un giorno fra molti giorni comincerai a chiedere. Ti chiederai… ti chiederai perché oggi sei stato qui. Ti chiederai il perché di questa scelta. Ci chiederai il perché di questa scelta. E questo è il primo motivo per cui sei e siamo qui. Perché nella vita tu non smetta mai di chiederti e di chiedere, perché tu ti domandi perché sei qui, da dove vieni, dove andrai e dove vuoi andare, chi sei e chi vuoi essere.
E, già che ci sei, sei qui anche per non smettere mai di confrontarti con l’incontro degli incontri: l’Amore. Non potevamo non fartelo incontrare, almeno provarci. L’Amore quello vero. Nessuno possiede una sua definizione e non accettarla da nessuno, ma tanti giusti sulla strada giusta al momento giusto te lo mostreranno. Dagli occhi, dai cuori, dai visi degli altri vedrai e capirai cos’è l’Amore e potrai sentirlo battere nel tuo cuore, sgorgare nel tuo petto come fonte di acqua viva. Sono tutte immagini del Vangelo, sai, tesoro nostro? Acqua che zampilla, fonte che sgorga, luce che brilla nelle tenebre, fuoco che riscalda. Dovevamo metterti su questo cammino, almeno provarci. Poi deciderai tu.
Perché? Perché è un cammino che a noi ha dato tanto. Solo l’esempio e la vita vissuta comunicano l’Amore e noi siamo qui proprio per questo. Ci siamo incontrati grazie a questo Amore, ci siamo innamorati ed amati grazie a questo Amore e, se Dio vuole, ci ameremo per sempre proprio grazie a questo Amore. Come sia fatto, da dove venga e dove vada lo hai visto e potrai vederlo ogni giorno dai nostri occhi, dai nostri gesti, dalle nostre parole. Tu sei il primo frutto di questo Amore, tu e la nostra felicità.
Non potevamo non metterti su questa strada che ti insinuerà lo splendido dubbio di volere una vita piena, di cercarne il sale e il seme, di volere arrivare alla sostanza delle persone, del tempo, delle scelte. Non potevamo non farti incontrare un maestro accattivante come Gesù, nobile coi poveri, mite con gli arroganti, concreto e spensierato al tempo stesso, ironico e caparbio, sempre in movimento e sempre (o quasi) nella pace.
Non potevamo non farti incontrare un Dio che è Amore, che è qui ed ora, nella concretezza dei nostri rapporti e delle nostre relazioni, non nella razionalità ma nella vita vissuta tra fratelli, nel camminare e sporcarsi le mani insieme per costruire un mondo migliore e prendere il bello di ogni cosa.
Non potevamo non provare a far brillare i tuoi occhi per un abbraccio di fraternità ricevuto, per due mani che si stringono, per un grazie, per un perdono, perché su questo cammino forse avrai imparato o imparerai che nella vita la bellezza conta, che non si calpesta la bellezza, che le cose semplici sono le più belle, che il valore non è intrinseco ma sei tu a darlo a cose e persone con la tua umanità e scoprendo la loro umanità. Non potevamo non provare a mostrarti che la vita è un dono di cui meravigliarsi, un dono ogni giorno in tutte le sue sfumature per cui ringraziare sempre. Non potevamo.
Condividerai? Non condividerai? L’abbiamo fatto con Amore, pronti a darti ogni giorno il nostro esempio e il nostro affetto. Questa è la nostra fede e il nostro dono più grande per te, che sei e sarai sempre la nostra gioia e il frutto più prezioso e profondo del nostro Amore.
Sempre tuoi,
mamma e papà
Gabriele Cossovich
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