Ci sono dei fatti nella storia di un popolo ma anche di una persona che quando avvengono sembrano normali... Ma ci sono alcuni fatti decisivi: il concepimento di un figlio non può essere il frutto della routine dell'amore... Abbiamo purtroppo inventato anche la famosa RU... Anche di Gesù viene descritto il momento del concepimento...
del 21 dicembre 2005
 
Ci sono dei fatti nella storia di un popolo, ma anche nella vita di ogni persona, che quando avvengono sembrano e sono del tutto normali, quasi da routine, ma che visti da lontano segnano la vita di un popolo e decidono il futuro di una persona. Può essere un viaggio, un incontro con un amico, la partecipazione ad un concorso, un trattato di pace, un evento disastroso come un terremoto o una alluvione. Ma ci sono alcuni fatti, uno soprattutto nella vita di ciascuno di noi, che è decisivo, importantissimo: il concepimento di un figlio. Non può essere frutto della routine dell’amore, perché l’amore non può essere mai abitudine, ma solo e sempre un dono e una accoglienza nuova. La nostra vita è cominciata lì, in quel momento magico, importante e purtroppo noi oggi stiamo facendo diventare violento, meccanico ed egoista. E’ lì che inizia la vita di una persona.
Abbiamo purtroppo inventato anche la famosa RU, la pasticca del giorno dopo, che ne azzera il frutto, sopprime la nuova vita come se niente fosse. Non ci si deve accorgere più di niente nel far morire chi è appena stato chiamato alla vita.
Ma anche questa è una grande illusione: un gesto d’amore non si cancella con nessuna pastiglia; ciò che distrugge l’amore è sempre e solo violenza.
Ebbene, anche di Gesù viene descritto i momento del concepimento, dell’inizio della sua vita nel mondo: c’è una ragazzina ebrea che vive nella sua intimità i giorni della giovinezza, dello sbocciare alla vita. Dio l’aveva scelta da sempre e ora le propone di diventare madre del Salvatore.
Qui noi balbettiamo soltanto, non sappiamo che significa fino in fondo la potenza di amore di Dio, ma sappiamo che chi ne è coinvolto lo è sempre nel massimo della libertà e del dono.
Tu sei la bellezza in persona, la purezza di un cristallo vivo e pieno di dedizione e di amore. Tra le persone create, sei senza ombra di male. Sei una nuova Eva, una nuova Madre dei viventi. Eva è stata fatta bella come te, ma ha usato male la sua libertà. Anche tu sei stata creata nella massimo del candore, tu sei stata fatta libera, ma so che la tua libertà sarà il dono più bello che porrai davanti al tuo Creatore.
Per questo Maria rispose: “Eccomi, ci sto, sono a disposizione senza riserve”…e divenne madre di Dio, madre nostra e sicura speranza. Questa speranza dove la trovo?
mons. Domenico Sigalini
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