Dall'inizio del conflitto in Siria si sono registrati oltre 20.000 morti, circa 200.000 feriti e circa un milione e mezzo tra sfollati e rifugiati. Ad Aleppo la situazione è particolarmente grave poiché gli scontri sono giunti fin dentro la città, e l'insicurezza è pressoché totale.
Dall’inizio del conflitto in Siria si sono registrati oltre 20.000 morti, circa 200.000 feriti e circa un milione e mezzo tra sfollati e rifugiati. La maggior parte degli sfollati interni ha cercato rifugio nelle città di Damasco e Aleppo, e nelle zone montagnose intorno a Homs e Hama, aree in cui hanno avuto inizio gli scontri. Gli sfollati sono spesso accolti in scuole e strutture pubbliche. Ad Aleppo la situazione è particolarmente grave poiché gli scontri sono giunti fin dentro la città, e l’insicurezza è pressoché totale.
Il VIS e i Salesiani sono presenti in Siria ad Aleppo, Damasco e Kafroun. Aiutiamo la popolazione siriana vittima della violenza. Insieme ad Agire (Agenzia Italiana Risposta Emergenze) rilanciamo l’appello per portare soccorso alla popolazione colpita. Nelle città la carenza di carburante, elettricità, acqua, pane, gas e altri generi di prima necessità, si aggiunge alla mancanza di sicurezza e al dilagare degli scontri. La situazione economica generale peggiora continuamente a causa della chiusura delle fabbriche e delle attività economiche e lavorative in genere, con conseguente dilagante disoccupazione. Il contesto interno siriano è attualmente caratterizzato da una grave incertezza e instabilità, dovuta al continuo dilagare della violenza, al perenne movimento degli sfollati da una zona all’altra, cui si aggiunge in modo crescente la mancanza di generi di prima necessità. Per le migliaia di famiglie sfollate all’interno della Siria, infatti, la situazione è drammatica, molti hanno urgente bisogno di cure mediche e aiuti alimentari, ma gli aiuti umanitari che arrivano nel Paese sono ancora scarsi e hanno forte difficoltà a essere distribuiti.
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