Sono numerose le parrocchie dove lo stile di Don Bosco viene sostenuto e coltivato grazie alla presenza delle Comunità di Figlie di Maria Ausiliatrice. Utile è il loro contributo per la realizzazione di molte attività che animano la vita di queste comunità, soprattutto durante l'estate! Scopriamo insieme due, tra le tante realtà presenti nel padovano: si tratta delle parrocchie di Due Carrare e di Legnaro. Scommetto che siete interessati a scoprire curiosità, iniziative, idee di queste due parrocchie! Potrebbero servire da spunto anche per le vostre realtà...!
del 27 luglio 2007
DUE CARRARE
 
GREST
Di sicuro uno degli eventi dell’anno che suscita maggiore interesse e la mobilitazione di moltissime persone all’interno di una parrocchia, e probabilmente anche all’interno della vostra, è il GREST. Nei piccoli paesi si è abituati a cifre e a dimensioni modeste ma nella parrocchia di Due Carrare no di certo! Tanto per intenderci parliamo di un mese di attività con all’incirca 60/70 animatori e ben 250 tra bambini e ragazzi, molti dei quali provenienti spesso da parrocchie vicine. L’organizzazione di un evento simile non può certo essere lasciata al caso, occorre prepararsi in tempo e quale modo migliore per iniziare con il piede giusto se non con la formazione? Questo momento è utile soprattutto agli animatori che si accostano per la prima volta a questo servizio. È per loro che nella parrocchia si organizzano, sin da mesi prima dell’inizio del grest, degli incontri durante i quali, oltre al divertimento e alla compagnia, si invitano i nuovi animatori ad interrogarsi sul motivo che li ha spinti ad intraprendere questo servizio e a capirne il giusto spirito e significato. Naturalmente in questo una grande mano la danno i campi animatori a Bardolino e ad Udine ai quali la parrocchia cerca di mandare il maggior numero possibile di animatori ogni anno. Ma senza dubbio anche i più grandi ed esperti hanno bisogno di entrare nello spirito adatto e a questo scopo vengono organizzate un paio di uscite per tutti gli animatori, con tanto di consegna delle magliette…quasi come un’investitura d’altri tempi.
Le giornate durante il grest si svolgono normalmente, ma una particolare attenzione viene riservata al momento iniziale dell’accoglienza. Si tenta soprattutto di fare in modo che i ragazzi non subiscano l’accoglienza passivamente, ma che la vivano in prima persona. Si cerca di ridurre il divario tra l’animatore che sta sul palco e il gran numero di ragazzi che si trovano al di sotto chiamando loro stessi ad essere protagonisti in vario modo.
Ovviamente dopo l’accoglienza si susseguono tutte le altre attività: teatro con la rappresentazione giorno per giorno di una parte della storia, laboratori vari, merenda, gli attesissimi giochi e per finire la preghiera. Anche questo è un momento al quale si presta una particolare attenzione e anche in quest’occasione si cerca di coinvolgere i ragazzi pensando ad una preghiera che possa parlare al loro cuore. Può essere utile un oggetto, un simbolo, un una scenetta fatta dagli animatori che permettano ai ragazzi di avere un riscontro sul reale. Anche in questa occasione, come in tutte le altri momenti della giornata, dai laboratori ai giochi, si riprende l’episodio o il tema del giorno per mantenere sempre un filo conduttore con la storia del grest.
La settimana per tutti finisce con il venerdì ma agli animatori di Due Carrare non basta…è talmente tanta la voglia di stare insieme che si organizzano, durante il corso del grest, 1 o 2 feste nel week-end per incontrare anche i genitori dei ragazzi e far festa con loro. Durante queste feste si cerca di rendere partecipi i genitori del cammino di crescita dei figli presentando loro un po’ della storia che li anima, mostrando foto o filmati delle uscite fatte, facendoli giocare con i ragazzi, mostrando loro i laboratori. Di sicuro un bel modo di rendere partecipe tutta la comunità al percorso di crescita che i più giovani vivono nella speciale occasione del grest.
 
MUSICAL
Non è solo a Broadway che nascono musical di grande successo, ma anche a Due Carrare! Da un paio d’anni è nato nella parrocchia l’idea di costruire qualcosa di bello insieme, di fare un’esperienza impegnativa ma allo stesso tempo anche molto gratificante per tutti quelli che vi partecipano e per quelli che vi assistono. La brillante iniziativa è nata spontaneamente da un gruppo di giovani della comunità con tanta voglia di mettersi in gioco, e dal successo suscitato in questi due anni si può dire che ha tutte le carte in regola per diventare una bella tradizione da portare avanti negli anni. Anche il soggetto del musical, che quest’anno è stato “Un pizzico migliore”, nasce dai ragazzi stessi e in particolare dalla creatività di uno di loro. Alla realizzazione del progetto si affiancano poi molte altre persone e molti sono i gruppi che si formano per seguire i vari ambiti: i cantanti e gli attori seguiti da una vera e propria regia, il corpo di ballo che anima la scena, il gruppo che si occupa di realizzare le scenografie, il coro…insomma ognuno ha il suo bel da fare! Naturalmente è la parrocchia stessa ad assistere allo spettacolo per prima ma la cosa non finisce qui. L’entusiasmo e la gioia che suscita questa esperienza ha fatto nascere il desiderio di portare lo spettacolo anche al di fuori dei confini carraresi per rendere partecipi anche le parrocchie vicine. I guadagni ricavati da questa iniziativa vengono poi utilizzati per acquistare attrezzature che permettano di coltivare il progetto e ingrandirlo.
 
  
Legnaro
 
GREST
La parrocchia di Due Carrare non è certo l’unica ad essere abituata a fare i conti con un grest di dimensioni notevoli. Anche il grest organizzato dalla parrocchia di Legnaro mobilita un gran numero di animatori, 60 l’anno circa, e un ancor più grande numero di ragazzi che anche in questo caso accorrono anche dalle parrocchie vicine per non perdersi un tale evento! Questo numero si aggira sui 350/400 ragazzi distribuiti in un arco di tempo che va dalle 5 alle 6 settimane! A Legnaro il grest inizia dal mattino offrendo poi il pranzo a vari ragazzi i cui genitori non hanno la possibilità di venirli a prendere e poi nel pomeriggio giochi e attività.
Per far funzionare gli ingranaggi di un meccanismo così ben collaudato, ma allo stesso tempo impegnativo e complesso, occorre una struttura solida. Esiste una vera e propria equipe, composta da persone con un grande bagaglio di esperienza e di disponibilità, che sin da qualche mese prima dell’inizio del grest si occupa della stesura di una scaletta di tutte le attività da proporre ai ragazzi durante tutta la sua durata. Di certo il loro prezioso lavoro non basta, c’è bisogno poi di molte persone che lavorino per realizzare tutto ciò, ovvero un bel gruppo numeroso di animatori. Chi si occupa del teatro, chi dei laboratori, chi dei giochi...ognuno ha il suo compito, ognuno ha la sua responsabilità. C’è la consapevolezza dell’importanza di crescere gli animatori alla prime armi dando loro delle responsabilità, a partire dalle cose più semplici e incrementando poi il carico. Questa scelta di seguire e responsabilizzare i nuovi animatori  per far acquisire loro esperienza e capacità, viene attuata in vista del necessario passaggio di testimone per gli anni successivi che aiuta ad avere lo sguardo rivolto sempre al futuro e alla novità.
Nel corso di tutto il grest si punta molto sull’esperienza del gruppo, sia per quanto riguarda i ragazzi che per quanto riguarda il gruppo di animatori. I ragazzi vengono divisi per età per formare delle squadre all’interno delle quali svolgono la maggior parte delle attività imparando l’importanza dello stare assieme e del condividere. Allo stesso modo gli animatori, oltre a lavorare ogni giorno per la riuscita del grest, ci tengono a fare in modo di incontrarsi in momenti diversi con l’obiettivo e con la voglia di coltivare i rapporti di amicizia che nascono e crescono in questo lungo periodo.
Un’iniziativa molto importante che la parrocchia ha deciso di realizzare quest’anno è quella di organizzare gli attesi giochi con l’acqua durante il grest, ovviamente con riguardo alla situazione attuale della disponibilità dell’acqua. Si tratta di pensare dei giochi in cui l’uso dell’acqua sia limitato e intelligente per evitare inutili sprechi. Questa proposta risulta fondamentale per poter dare ai ragazzi un segno tangibile, un esempio autorevole di quanto sia importante fare scelte che tengano conto della realtà e delle problematiche che ci circondano.
 
 
P.G.S.
 
C’è gran interesse qui a Legnaro nei confronti del mondo dello sport e di conseguenza molto ampio in questo ambito è l’attenzione che la Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice vi riserva. La sigla P.S.G. sta per “Polisportiva Giovanile Salesiana” e nel caso di Legnaro sono davvero moti gli sport che si praticano grazie ad essa, dai più classici ai più particolari e inusuali: pallavolo, ginnastica artistica, hockey on line, pattinaggio. Le finalità vanno ben oltre il semplice risultato sportivo ma si estendono ampiamente alla sfera educativa. L’idea di fondo sta nel vedere lo sport non come un semplice mezzo per rimanere in forma divertendosi, ma piuttosto come uno strumento educativo volto a favorire lo sviluppo corretto del corpo al servizio dello spirito. Molte sono le dimensioni educative connesse a questa visione che si intendono coltivare: la cultura del corpo e dello star bene; quella dell’incontro, del gratuito e della convivialità; il rispetto di sé e dell’altro, l’incontro con Dio nella preghiera prima dell’allenamento e della partita e in qualche ritiro. Nell’intraprendere questa strada ci si rifà ad una visione di società ispirata alla visione cristiana della persona e della vita che richiama in particolare il sistema preventivo di Don Bosco e la tradizione educativa salesiana.
 
 
FRATERNITA'
 
Un’altra interessante iniziativa legnarese, che si è svolta per la seconda volta quest’anno, è quella della convivenza. In realtà chi vi partecipa preferisce chiamarla “fraternità” per dare un significato più forte e cristiano all’esperienza. Infatti non è un semplice vivere insieme, un convivere, ma bensì un condividere esperienze da veri e propri fratelli. Ognuno ha dei compiti pratici ma soprattutto delle responsabilità nei confronti dei propri “fratelli”. Nessuno rinuncia ai propri impegni quotidiani però ciascuno si impegna ad avere sempre un occhio di riguardo per quella che in quel periodo diventa la propria famiglia e cerca di progettare la propria giornata tenendone conto. Importanti sono i momenti di preghiera, di gioco e di attività formativa ma soprattutto la condivisione a fine esperienza, durante la quale emergono quelli che sono stati i problemi, le difficoltà ma anche gli aspetti positivi dell’anno appena trascorso. Infatti chi aderisce a questa proposta, circa una ventina ogni anno, sono ragazzi di diverse età che durante l’anno si impegnano dell’animazione dei ragazzi. Si tratta di un modo per concludere in bellezza un anno di esperienze formative e un’occasione utile per creare affiatamento in un gruppo.
Cristina Nanti
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