La fabbrica di cioccolato --> La cascata rende spumoso il cioccolato, Veruca si elimina con gli scoiattoli, le marionette ustionate hanno il loro ospedale, esistono chewin-gum da pranzo... Questo è solo l'inizio delle stramberie...La rosa bianca --> Il film, dedicato a Sophie Scholl e alla Rosa bianca tedesca, ha avuto uno straordinario successo in Germania ed è candidato all'Oscar quale miglior film straniero.
del 22 ottobre 2005
La fabbrica di cioccolato
 
La cascata rende spumoso il cioccolato, Veruca si elimina con gli scoiattoli, le marionette ustionate hanno il loro ospedale, esistono chewin-gum da pranzo… Questo è solo l’inizio delle stramberie che troveremo avventurandoci con Willy Wonka ne “La fabbrica di cioccolato”.
 
Un giorno, per caso, una tavoletta di Cioccocremolato delizia al Triplosupergusto entra nella vita di Charlie ed inizia una storia, fatta di cioccolato e meraviglia. Infatti, nella confezione il ragazzino troverà uno dei 5 Golden Ticket che permettono la visita allo stabilimento Wonka.
Prati di menta, fiumi di cioccolato, alberi di lecca-lecca sono solo il primo passo di un percorso in un mondo di fantasia, sogni e piccole crudeltà.  La visita al meraviglioso stabilimento si rivela, infatti, una gara ad eliminazione in cui i bambini perdono perché tratti in inganno dai loro stessi difetti. Tutti tranne Charlie; così, seguendo la tradizione dei lietofine più classici, il vincitore è il povero e buono. Scontato direte voi. Sì, ma non troppo; la pellicola sa assorbirci nelle diverse situazioni di questo mondo surreale grazie ad una successione di eventi e dinamiche  sempre nuovi ed assurdi, magistralmente sottolineati da una colonna sonora che di per sé racconta buona parte del film.
Una trama simpatica ed accattivante che non dimentica di trattare i leitmotiv cari al suo regista, Tim Burton: il complesso rapporto tra genitori e figli, l’importanza degli affetti familiari e le loro distorsioni, l’emarginazione degli eccentrici, la bellezza e fantasia che il mondo offre a chi sa guardarlo con occhi innocenti. Tra sogno ed allucinazione il film incorre, però, in alcune zone d’ombra; bastava rinunciare alle troppe allusioni confuse e a vaghe tendenze grottesche per farne un classico del cinema per ragazzi.
 
 
La rosa bianca
 
Il film,  dedicato a  Sophie Scholl e alla Rosa bianca  tedesca, ha avuto uno straordinario successo in Germania ed è candidato all'Oscar quale miglior film straniero. In Italia uscirà il 28 ottobre distribuito dall'Istituto Luce.
 
Monaco, 1943. Mentre la guerra di Hitler devasta l’Europa, un gruppo di coraggiosi giovani universitari decide di ribellarsi al nazismo e alla sua disumana macchina da guerra. Nasce così la “Rosa Bianca”, un movimento di resistenza al Terzo Reich. Sophie Scholl è l’unica donna che si unisce al gruppo; una ragazza come tante, che il tempo matura in una combattente audace ed impegnata.
Il 18 febbraio 1943, Sophie ed il fratello Hans vengono scoperti ed arrestati mentre distribuiscono volantini all’università. Nei giorni a seguire l’interrogatorio di Sophie da parte di Mohr, ufficiale della Gestapo, si trasforma in uno strenuo duello psicologico. La ragazza mente e nega, ricorre a strategie e provocazioni, sembra cedere e si riprende con rinnovata forza, arrivando quasi a disarmare il suo avversario. Le prove schiaccianti, la confessione, e l’ultimo disperato tentativo di proteggere il fratello ed i compagni della Rosa Bianca. Colpito dal suo straordinario coraggio, Mohr le offre una via d’uscita, ma ad un costo: tradire i suoi ideali. Sophie rifiuta l’offerta: “Non solo l’ho fatto. Ma sono orgogliosa d’averlo fatto”.
Chiara Bertato (a cura di)
Versione app: 3.25.0 (f932362)