Ecco come sono andate le due giornate di formazione per i giovani che svolgono il Servizio Civile Universale.
Il 13 e il 14 marzo sono state due giornate di formazione generale del Servizio Civile, l’ultima formazione dell’anno. Il primo giorno è iniziato con la conoscenza dei Salesiani per il Sociale, grazie a don Francesco Preite, e del loro lavoro che fanno e della fiducia che danno ai giovani, perché non siano soli. Abbiamo fatto un’attività divisi in gruppi dove avevamo preso la parola per esprimere le varie tematiche che sceglievamo tra i vari temi proposti e di cui si occupano.
Dopo cena c’è stato un momento di gioco, per stare tutti insieme, divertendosi.
Il giorno dopo abbiamo approfondito la figura dell’educatore e il sistema preventivo, seguito da due testimonianze che sono state molto utili perché si andava oltre la parte teorica e si poteva capire nel concreto come affrontare certe situazioni.
Concludendo al meglio la formazione, ci siamo guardati allo specchio per fermarci e riflettere su noi stessi e interrogarci: come ho vissuto il servizio fino ad adesso? Ho lasciato un segno negativo o positivo? Cosa mi sta cambiando in bene? Su cosa devo ancora camminare? Era molto difficile rispondere a queste domande perché ti guardi dentro, ammettendo certe consapevolezze che forse nascondevi per vergogna o per paura; però questa riflessione mi ha dato l’opportunità di capire come affrontare al meglio l’ultima parte dell’anno, provando a mettermi in gioco e a sfidare me stessa.
Queste due giornate sono state, ancora una volta, un’opportunità per conoscerci di più, soprattutto per chi non sta facendo il servizio insieme a un compagno e quindi coglieva l’occasione per scambiarsi alcuni pareri e consigli, confrontandosi.
Infine, ci hanno consegnato dei fogliettini sui quali scrivere una frase o parola per i futuri servizio civilisti, perché abbiano uno spunto e un sostegno per affrontare il nuovo anno del Servizio Civile.
di Fabiola Lugato (SCU - Mestre PG)
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