Novena Maria Ausiliatrice / 7 giorno
«Mia figlia Maria Chiara aveva sette anni, quando la portai a una passeggiata organizzata dalla parrocchia di S. Agostino… Quando fu a letto, le chiesi: “Cosa ti è piaciuto di più? La gita sul battello?”. Era la prima volta che la faceva. “Il pranzo al ristorante? Il giardino di Villa Taranto?” Mi rispose estasiata: “Il signor Giordani!”» (dott. Paolo Rossi, un vecchio oratoriano).
Attilio Giordani è come don Bosco.
Non è un prete salesiano. Padre di famiglia, catechista e animatore di oratorio, salesiano cooperatore e missionario nel Mato Grosso. Membro della parrocchia S. Agostino, gestita dai salesiani di Milano, Attilio è l'anima dell'oratorio e della parrocchia, è un mago dell'oratorio, un fenomeno di inventiva, di allegria e di capacità educativa con i ragazzi.
Nel tempo del fascismo cerca la libertà nell'oratorio, nell'Azione Cattolica; in tempo di guerra e dopoguerra, inventa la crociata della bontà; in tempo di contestazione, quando i giovani si appropriano del terreno che i vecchi lasciano vuoto di ideali, egli appoggia l'Operazione Mato Grosso che i suoi figli gli hanno portato in casa. Il suo metodo e modo di stare con i ragazzi, manifesta la sua preoccupazione costante per l'anima del ragazzo, il suo rispetto per il giovane.
E tutto questo lo condivide con Noemi, la sua fidanzata e poi la sposa, che si lascia coinvolgere fino alla fine dall’entusiasmo travolgente di Attilio: “Cara Noe, il Signore ci aiuti a non essere dei buoni alla buona, a vivere nel mondo senza essere del mondo, ad andare contro corrente...».
Attilio, Don Bosco l'ha incarnato! Nell'allegria, nello stare con i ragazzi; anche nella pietà: una pietà semplice, quella che prega prima di mangiare: «Grazie Gesù per il pane che ci hai dato, danne anche a chi ne è senza».
È semplice anche il suo rapporto con Maria. “Aveva imparato ad onorarla con il titolo di Immacolata e di Ausiliatrice, ma la ritrova come una vera madre sotto ogni titolo. La prega nel rosario in famiglia, nelle serate all’oratorio passeggiando su e giù per il cortile, sotto la tenda al fronte; la canta pensando alla guglia più alta del duomo «O mia bela Madunina, che te brilet de luntan»; la sente vicina ai ragazzi, ai malati, ai soldati; la visita a Caravaggio, alla Madonna del Bosco, a Lourdes, all’Ausiliatrice; la invoca con la filodrammatica prima di ogni recita, quasi ad offrirle un omaggio della propria arte come «il giocoliere della Madonna»; la onora nella ben organizzata processione di Maria Ausiliatrice per le vie di Milano.”
Maria, potente aiuto per don Bosco e per i nostri santi,
in questo settimo giorno della novena ti affidiamo la nostra vita,
la pace nel mondo, la grazia che portiamo nel cuore.
Aiutaci ad essere come Attilio: capaci di incarnare il cuore grande di don Bosco in qualsiasi luogo ci troviamo.
Tienici, Maria, sotto il tuo manto. Amen.
+ Maria, aiuto dei cristiani, prega per noi.
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