tornato a casa da questa esperienza, noto che ci sono tanti elementi che mi sono stati offerti per crescere nel cammino di ricerca vocazionale.
Terra, aria, acqua, fuoco. Sono i quattro elementi ritenuti fondamentali per la vita. L'aria è il respiro del mondo, l'acqua è la sorgente della vita, la terra lì dove si mettono le radici, mentre il fuoco è l'energia che riscalda e purifica.
Parto da questi quattro elementi per dirvi che, a Cant del Gal, una località che si trova tra le montagne sopra Primiero, in mezzo alle Dolomiti, abbiamo vissuto una bella esperienza con il Gruppo Ricerca e il Faccia a Faccia (gruppi che fanno parte dei cammini vocazionali del MGS Triveneto) dal 4 al 6 gennaio. Lì, tra incontri formativi, momenti di preghiera e soprattutto di gioco assieme, abbiamo assaporato un clima di vita vera.
Sono stati tre giorni di ritiro spirituale, in cui una quarantina di giovani, tra i 18 e i 25 anni, accompagnati dai salesiani e dalle suore FMA, abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con la Parola di Dio e alcuni tratti caratteristici della vita spirituale. Il tema del discernimento, della confessione, delle consolazioni e desolazioni spirituali, dell’accompagnamento, ci hanno portato a riflettere in profondità sul nostro modo di vivere la vita.
A questo punto ti chiederai: perché ci hai parlato dei 4 elementi naturali? Cosa centrano con l’esperienza vissuta?
In realtà centrano e ora te lo spiego:
Terra: immersi in un paesaggio dolomitico di rara bellezza, la natura ci ha mostrato quanto è bello vivere in questo mondo, dove la natura ci parla del Creatore di tanta bellezza. E noi siamo suoi figli, la terra la casa che lui ci ha donato per vivere. E se è tanto meraviglioso il mondo, tanto più lo è il Creatore e noi, sue creature.
Aria: qui parlo non tanto dell’elemento chimico, H2O, ma del clima che abbiamo respirato, della ventata di aria fresca che le relazioni intrecciate con gli altri e le parole ascoltate nei momenti formativi e di condivisione ci hanno allargato il respiro e il cuore. C’era “aria di casa”, clima di gioia. Anche aria di novità, perché la Parola di Dio che abbiamo meditato ci ha rinnovati.
Acqua: non abbiamo trovato molta neve, ma quella poca che c’era mi ha ricordato che anche l’acqua, che è un elemento così comune e fondamentale, può trasformarsi in un fiocco di neve. E ogni fiocco di neve, così puro, cristallino, soffice, è unico nelle sue diverse forme che assume. Ho pensato che anche la nostra vita è simile a un cristallo di neve: siamo unici, belli, ma anche fragili. Siamo chiamati ad essere anche noi puri e cristallini. Inoltre, più ci uniamo agli altri, più formiamo un manto bello, soffice, bianco, candido.
Fuoco: durante la veglia di preghiera dell’ultimo giorno, vissuta all’aperto sotto un bellissimo cielo stellato, abbiamo camminato con le torce accese. Guardando quel fuoco, come per la neve, mi sono lasciato andare ad un pensiero utile per la vita. Siamo chiamati ad essere fuoco: luce nelle notti degli altri, calore che scalda i cuori di chi attraversa momenti difficili, fiamme ardenti che vanno verso l’alto.
Ora, tornato a casa da questa esperienza, noto che ci sono tanti altri elementi che mi sono stati offerti per crescere nel cammino di ricerca vocazionale. Elementi di vita spirituale che possono aiutare a vivere meglio la vita cristiana.
Abbiamo concluso poi l’esperienza il giorno dell’Epifania. Come i magi si misero in cammino seguendo una stella, arrivando a riconoscere il figlio di Dio deposto in una mangiatoia, a cui offrirono i loro doni, così anche noi ci sentiamo chiamati a questo: saper cogliere tra gli elementi del mondo ciò che ci porta a Cristo (Tutto è stato creato in Lui, per mezzo di Lui e in vista di Lui) e offrirgli le nostre povere capacità, consapevoli che Egli può fare grandi cose in noi. Perché siamo preziosi ai suoi occhi. E ogni elemento di cui siamo costituiti canta in eterno la Sua grandezza.
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