Lo scorso weekend, ad Este, c'è stato il primo incontro di Gruppo Ricerca...
Il weekend 10 e 11 ottobre è iniziato il cammino vocazionale Gruppo Ricerca, e cinquanta giovani si sono incontrati ad Este (Pd), dove sono stati ospitati nel collegio Manfredini, arrivando dalle più diverse realtà salesiane del Triveneto, ma anche da parrocchie i cui giovani si sono sentiti attratti da una proposta di percorso e crescita interiore.
“NON CI ARDEVA FORSE IL CUORE NEL PETTO?”
È stata questa la domanda che ha introdotto il primo incontro, domanda che difficilmente non suscita in noi un vivo interesse, una sana inquietudine.
Per questo da qui è partita la riflessione di don Igino Biffi, che, presentando il Vangelo dei Discepoli di Emmaus, ci ha aiutato a capire che è Gesù stesso che ricerca noi, che prende l’iniziativa, è Lui che cammina con noi.
Gesù non sta in pace senza ricercarci, senza “attaccare concretamente bottone con noi”, e lo fa mettendosi proprio al nostro passo, con pazienza, “stando con noi proprio nei giorni sgualciti della nostra vita”.
Quest’anno noi giovani ci mettiamo in ricerca, con la consapevolezza però di essere già noi stessi cercati, amati quando anche non ci sembra proprio di farcela a ricercare. Abbiamo la fortuna di poter vivere e sentire sulla nostra pelle la Sua vera bellezza, quella bellezza che “una volta conosciuta non è possibile non amare”, e non volere nella propria vita.
Durante il pellegrinaggio, il giorno seguente, abbiamo avuto l’opportunità del silenzio, del confronto e dell’ascolto di salesiani e salesiane che con le loro vite si avvicinano tanto a noi, cercando di far breccia nei nostri pensieri.
Don Enrico Ponte ha concluso il weekend parlando del discernimento spirituale, lasciando in noi il desiderio di un vero rapporto e dialogo con il Signore, che possa essere vissuto come una esperienza di autentica libertà.
Tutte le persone che ci hanno donato la loro esperienza avevano una bellezza indescrivibile che luccicava negli occhi, limpida e diretta, forte e dolce al tempo stesso, carica di un amore che si percepisce proprio come più grande, più vero.
È stato questo quindi l’inizio di un anno di cammino insieme, un percorso che si arricchisce poi nella vita di tutti i giorni, quando ci accorgiamo che, tornati a casa, viviamo le cose in modo un po’ diverso, quando ci accorgiamo che è la gioia a smuovere i nostri cuori, quando la nostra partenza è diversa, ha la forza di un cuore che arde, perché abbiamo colto, cominciato ad intuire, la presenza di Dio nella nostra vita.
Anna Mantesso
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