I giovani: è il papa della continuità

Tante voci, un'unica speranza: un papa sulla via del dialogo e dell'incontro con i giovani. In piazza San Pietro volti che arrivano dai cinque continenti esprimono la gioia e le attese per il nuovo pontificato.

I giovani: è il papa della continuità

da Teologo Borèl

del 21 aprile 2005

 

Piazza San Pietro, 20 aprile, prima giornata con il nuovo papa. Intorno alle 9 pochi pellegrini erano in fila per visitare la tomba di Giovanni Paolo II, e qualcuno ne ha approfittato per sostare un attimo in più davanti la semplice lapide che custodisce un papa grande. Alle 10 in piazza risuonano forti e chiare le parole che Benedetto XVI sta pronunciando in diretta nella Cappella Sistina e che i maxi schermi trasmettono alla città: è la sua prima Concelebrazione Eucaristica da Pontefice e alcuni fedeli si mettono comodi per ascoltare meglio tutta la diretta. Nel frattempo la fila di fedeli che vanno a salutare Giovanni Paolo aumenta sempre più.

 

Le parole di Benedetto XVI, all'inizio dell'omelia, sono rivolte al suo predecessore: 'Mi sembra di sentire la sua mano forte che stringe la mia; mi sembra di vedere i suoi occhi sorridenti e di ascoltare le sue parole'. Nel cuore del pontefice prevale un sentimento di riconoscenza per il dono della Divina Misericordia ricevuto, che considera una 'grazia speciale ottenutami dal mio Venerato predecessore Giovanni Paolo II'. Un pontificato che prosegue in modo lineare dunque: questa è l'impressione, stando alle parole dei pellegrini che giungono in piazza.

 

'Speriamo che Benedetto XVI continui sulla strada tracciata da Giovanni Paolo, o almeno che ci provi', dicono Sara e Laura, in gita nella capitale da Milano - Ieri speravamo di vedere un papa di colore, che sarebbe stato vicino a tante aree difficili del pianeta, ma questo papa va bene lo stesso. Non abbiamo avuto la possibilità di conoscere bene in vita Giovanni Paolo, per questo motivo ora non vogliamo perderci il papa presente'. Arrivano invece dalla Spagna due coniugi che si dichiarano contenti della scelta caduta sul cardinale Ratzinger: 'Era il nostro desiderio, e con tutto il cuore lo speravamo!'.

 

Una giovane famiglia proveniente dalla Svizzera si aspettava invece un papa sudamericano. 'Sono un po' sorpreso che sia tedesco - dice il papà - ma non conoscendo la sua vita non posso dire altro. E' stato un conclave veloce, spero che Benedetto XVI lavori sulla stessa strada di Giovanni Paolo II, in fondo erano così amici... Se tutti i cardinali hanno deciso per lui un motivo ci sarà. A me però sembra un po' troppo vecchio'.

 

L'augurio al nuovo papa di operare per la pace e per l'avvicinamento tra le religioni arriva da un cittadino romano: 'Non mi pare un uomo che vuole mettersi in mostra, credo che il suo sarà un pontificato discreto!', commenta. Gina arriva da Boston, America. E' in Italia da due mesi per studiare e la scorsa settimana ha fatto 11 ore di fila per vedere la salma di Giovanni Paolo II. 'Il nuovo papa mi piace, ma non è Karol. A febbraio sono stata sotto le finestre del suo studio e urlavo 'Giovanni Paolo'; ora mi sembra strano gridare 'Be-ne-de-tto', ma magari con il tempo riuscirò ad abituarmi!'. Suor Eugenia, dal Venezuela è convinta che Dio aiuterà il pontefice tedesco a continuare la via intrapresa dal papa polacco. E ancora, la speranza di una famiglia proveniente dalla California, che sia aperto verso tutte le persone del mondo.

 

E sembra quasi che Benedetto XVI abbia ascoltato in anteprima queste voci, quando nel suo discorso di stamattina, a neppure un giorno dall'elezione, ha spiegato i punti chiave del suo pontificato: proseguirà sulla strada segnata dal Concilio Vaticano II, sarà aperto all'ecumenismo, proporrà gesti concreti e non solo buoni sentimenti, vivrà con tutti un dialogo aperto e sincero, anche con quanti seguono altre religioni o stanno cercando risposte.

 

Risposte che Federica e Lucia, sedicenni di Salerno, dicono di voler trovare proprio in lui: 'Speriamo che continuerà a dialogare con noi giovani, portando avanti il messaggio di Giovanni Paolo. Siamo molto contente che sia stato nominato lui, una continuazione, era il braccio destro del vecchio papa'. Questo lo pensa anche Roberta, stessa età: 'La sua reazione di ieri è stata un po' timida, l'ho visto impacciato, forse l'emozione! La sua voglia sarà proprio quella di continuare il messaggio del precedente. Speriamo di incontrarlo a Colonia e che riesca a darci quelle emozioni che il nostro precedente papa ha saputo trasmetterci'.

 

Impressione diversa per un gruppo di turisti provenienti dalla Grecia: 'In questo primo momento non abbiamo provato molta simpatia per il nuovo papa: ci è sembrato un po' freddo, anche se, forse, è stato solo l'inizio e speriamo passi presto. Cercherà di differenziarsi dalla figura di Giovanni Paolo: il suo predecessore ha fatto un ottimo lavoro e speriamo che lui faccia altrettanto'. 'Penso sia lui l'uomo giusto, è stato scelto dallo Spirito Santo e da parecchi cardinali che lo conoscono sicuramente meglio di noi!', commenta sorridente Serena. Due fidanzati romani pensano che Joseph Ratzinger sia un papa troppo conservatore: 'Come primo impatto ci sembra asettico ed è contro la Turchia in Europa. Ma ha già detto che continuerà a dialogare con i giovani ascoltando le loro attese, vedremo. Non vorremmo giudicare prima di conoscerlo, anche se forse siamo condizionati dal fatto che l'unico papa che abbiamo sempre avuto nel cuore è stato Giovanni Paolo II'.

 

Un gruppo di ragazzi in gita dalla provincia di Caserta con queste parole commenta l'elezione: 'Simpatico o tedesco!'. Dicono: 'Ci aspettavamo un papa nero, ma va bene così. Ratzinger ha aiutato molto Giovanni Paolo nel suo pontificato, da questo si vede che esiste una continuità con il suo predecessore. Speriamo che mantenga le promesse, ma sta anche a noi far sì che tutto continui su questa strada'.

 

'Abbiamo bisogno di una figura così al nostro fianco', dicono in coro tre giovani cattoliche che arrivano dalla Tunisia. Non conosciamo ancora il nuovo papa. L'unico che abbiamo conosciuto è stato Giovanni Paolo II, speriamo che anche questo possa mantenere vivo un rapporto con noi giovani, come ha affermato oggi nella sua prima Santa Messa'. Un gruppo di pellegrini polacchi ricorda il proprio papa: 'Giovanni Paolo è stato il meglio del meglio: ci ha insegnato che dobbiamo amare tutti, e così faremo anche con il nuovo papa, lo ameremo come nostro pastore e come successore di Pietro'.

 

'Il papa precedente è riuscito a trascinare masse enormi di giovani, avremo un buon futuro anche con questo papa, speriamo che continui sulla stessa scia, sulla strada della pace, dell'amore, della fratellanza e tolleranza ? dice un insegnante di Como che accompagna in gita una classe elementare - La visita a Roma non era per il papa, ma questa casualità ci ha permesso di vivere un'occasione storica. Tant'è che nel momento dell'elezione eravamo a Castel Sant'Angelo e credo sia stata una visita da guinness dei primati: la più veloce della storia! Dobbiamo cercare di educare i bambini sin da piccoli alla pace e all'amore reciproco: solo allora riusciremo ad avere un mondo migliore! Questo è il messaggio che il papa vuole darci e questo dobbiamo fare anche noi nella scuola. Siamo fiduciosi sulla scelta del pontefice, non ci resta che aspettare: un cavallo si riconosce durante la corsa!'.

 

Elisa da Viterbo è felicissima per la scelta di Ratzinger: 'La sua sarà una missione difficile - dice - perché è sulla scia di un grande papa che ha lasciato eventi positivi, speriamo che sia in grado di assolvere questo compito. Mi è sembrato un papa duro, molto attaccato ai dogmi della chiesa ma forse c'è bisogno di una maggiore 'cristianizzazione' forse è arrivato il momento che la chiesa faccia davvero quello che predica'.

Daniela Melone

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