Per prepararci bene ad un'esperienza missionaria ci concentriamo da subito, grazie a don Igino, sul perché scegliere questo cammino e come portarlo avanti. Un cammino che ci porta in terra di missione con delle motivazioni diverse, con un cuore e uno stile diversi. Tutti propri di Don Bosco.
Conegliano, 20-21 ottobre 2012 Primo incontro della Scuola di Mondialità
Immersi nel clima festoso tipico salesiani riprendiamo questo nuovo anno tra giochi di conoscenza e danze.
Dopo brevi presentazioni diamo spazio all’ospite d’eccezione del giorno: don Igino Biffi, delegato della Pastorale Giovanile.
Per prepararci bene ad un’esperienza missionaria ci concentriamo da subito, grazie a don Igino, sul perché scegliere questo cammino e come portarlo avanti. Un cammino che ci porta in terra di missione con delle motivazioni diverse, con un cuore e uno stile diversi. Tutti propri di Don Bosco.
E’ da lui e dal suo carisma che plasmiamo il nostro essere “missionari” all’interno di questo gruppo.
Dobbiamo davvero aprire il nostro cuore, i nostri occhi e la nostra mente verso il prossimo, imparando ad ascoltare il Grido dei giovani di ogni parte del mondo. Dobbiamo essere Giovani per i Giovani, con il desiderio di far conoscere Gesù con amore ed entusiasmo.
Questo significa Evangelizzare, ovvero promuovere l’uomo in tutto e per tutto. Spiritualmente, socialmente e culturalmente.
Dobbiamo renderci consapevoli che cominciare questo cammino significa essere comunità, che porta avanti tutto questo e che collabora per il bene del prossimo, del più debole.
Ricordando che non è la preparazione per un solo mese all’anno ma è una scelta per il nostro quotidiano. “TUTTO IL MONDO E’ MISSIONE”, anche nella nostra piccola cittadina e nelle nostre famiglie.
La serata prosegue con la cena, una passeggiata con gelato e una buonanotte tutta speciale ripresa in parte dall’Harambee che si è svolto a Torino il mese scorso.
Domenica, dopo la sorridente colazione, ci confrontiamo sul tema dell’Accoglienza.
Prima con un momento in cui ci immedesimiamo in un gruppo di migranti arrivati in un “centro di accoglienza”. E’ crudo il modo in cui (non) veniamo accolti e questo ci permette di riflettere a fondo, dandoci così la possibilità ci soffermarci e confrontarci sul che cosa E’ o NON E’ per noi l’ACCOGLIENZA.
Accoglienza è per noi ascolto, apertura, calore, fiducia. Ci chiediamo se abbiamo sempre avuto la fortuna di essere accolti bene e se noi, allo stesso tempo, siamo capaci di accogliere con gioia il prossimo.
Gli spunti su cui riflettere sono molti. Questo è solo il primo passo, il pezzo di un Puzzle che alla fine del nostro cammino si completerà con tutte le parole fondamentali per l’Esperienza Estiva.
Continuiamo la domenica mattina con il racconto del gruppo che ha vissuto la sua esperienza in Madagascar.
Maria, Leo e Michele ci raccontano le loro sensazioni ed emozioni prima, durante e dopo l’esperienza.
Ci colpisce soprattutto il modo in cui raccontano di quei rapporti SENZA BARRIERE, in cui le emozioni sono dirette e in cui spesso basta un’occhiata per comunicare davvero, nonostante le difficoltà della lingua.
Questa è vera accoglienza. Amare l’altro anche quando le difficoltà linguistiche e culturali sono Dopo un’esperienza così toccante comprendiamo quanta povertà spirituale c’è nelle relazioni di tutti i giorni. Questo è quello che dobbiamo cambiare, un passo alla volta.
Perché “anche una sola goccia d’acqua può alzare il livello dell’oceano”.
La celebrazione eucaristica conclude alla grande il nostro weekend.
E alla fine pizza sotto uno strano e caldo sole di ottobre, i saluti e gli abbracci a tutti.
Un weekend di vero incontro, comunione e amicizia.
Una buona base da cui partire per continuare insieme con gioia e voglia di mettersi in gioco.
Vi aspettiamo tutti al prossimo incontro di Mestre, l’1 e 2 dicembre.
NON MANCATE!!!
Simone Giuri
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