Il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Ch√°vez, auspica quale dovrebbe essere il profilo del nuovo successore di Pietro, individua le sfide alle quali la Chiesa è oggi chiamata e offre il contributo della Famiglia Salesiana.
Il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez, rispondendo ad una intervista, alla luce della sua esperienza e del carisma di Don Bosco, auspica quale dovrebbe essere il profilo del nuovo successore di Pietro, individua le sfide alle quali la Chiesa è oggi chiamata e offre il contributo della Famiglia Salesiana.
Il nuovo successore di Pietro
Guardando alla Chiesa di oggi sentiamo di chiedere al Signore un Papa che sia aperto a tutta le realtà del Cristianesimo e del Cattolicesimo, così come si esprimono nei differenti continenti, secondo le particolari culture che le caratterizzano. Auspichiamo una grande apertura ai piccoli, ai poveri, agli ultimi, che sono sempre i primi destinatari del Regno di Dio. Domandiamo al Signore che il Santo Padre sia attento ai Giovani, che, come sempre sono la speranza della chiesa. Ci auguriamo anche una attenzione nuova e generosa verso la realtà della donna, riconoscendo che la figura femminile nella Chiesa si impegna da sempre con tanta generosità nel servizio della Catechesi, della carità e in tanti altri ministeri a favore della Comunità ecclesiale. Mi auguro pure una maggior considerazione, a livello ecclesiale, per la Vita Consacrata. Nella realtà di oggi, così provata dal secolarismo e dall’indifferenza religiosa, i Religiosi e le Religiose sono i Testimoni del Dio Vivente, per i quali la missione più importante è essere interpreti radicali del Vangelo incarnando, nel loro essere e nel loro agire, la vita stessa di Gesù.
Le sfide della Chiesa
Penso che la grande sfida di oggi sia prima di tutto un rinnovamento profondo dell’evangelizzazione. La Chiesa deve farsi vicina a tutti gli uomini e, in particolare ai giovani, riuscendo a comunicare con gioia “la lieta notizia” che Dio ama il mondo, che Dio ama l’umanità.
Si deve togliere dai giovani il sospetto che Dio sia una persona che si oppone alla loro felicità, invitandoli invece a scoprire che il Dio che si è rivelato in Gesù è Amore. I Giovani possono essere protagonisti come testimoni di un’autentica libertà nella scelta di valori che incarnano il Vangelo, nella dedizione alla costruzione di una società nuova attraverso l’accettazione di un responsabilità fattiva per una cittadinanza impegnata, attraverso una realizzazione della loro vita che risponda positivamente ai grandi temi dell’amore, della famiglia, della solidarietà, della vita intesa come vocazione specifica per la costruzione del Regno di Dio.
Il contributo della Famiglia Salesiana
La Famiglia Salesiana è una realtà cristiana che si pone costantemente al servizio della Chiesa secondo un particolare carisma che è quello della salvezza della gioventù. Attraverso tutte le sue realtà e i suoi diversi gruppi collabora per “costruire chiesa” a livello locale e mondiale. Si impegna soprattutto nel campo della educazione che rimane elemento primario per poter formare i giovani di oggi secondo criteri autenticamente umani ed evangelici. Altro punto fondamentale resta l’impegno di evangelizzazione rivolto non solo ai popoli che non conoscono il vangelo, ma anche a quanti vogliono fare un cammino di crescita nella fede e nella carità secondo quanto il Vangelo ci indica.
Educazione ed evangelizzazione sono due azioni inseparabili. Non si può educare autenticamente senza radicare la persona nel grande dono dell’umanità di Cristo, che è al tempo stesso Figlio di Dio e Figlio dell’uomo.
Don Pascual Chavez
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