Messaggio di Francesco al convegno di pastorale giovanile del Pontificio Consiglio per i Laici in collaborazione con Ccee. Bagnasco: «Non ci sono specialisti di evangelizzazione».
La Chiesa deve «cogliere gli interrogativi dei giovani di oggi e, a partire da essi, a iniziare un vero e onesto dialogo per portare Cristo nella loro vita», secondo il Papa. «Voi che lavorate nel campo della pastorale giovanile fate un lavoro prezioso per la Chiesa», ha scritto Jorge Mario Bergoglio nel messaggio inviato questa mattina al presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, cardinale Stanislaw Rylko, e ai partecipanti al IV convegno europeo di Pastorale giovanile, promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee) sul tema: «Una Chiesa giovane, testimone della gioia del Vangelo» (Roma, Pontificio Collegio internazionale Maria Mater Ecclesiae, 11-13 dicembre 2014).
«I giovani hanno bisogno di questo servizio: di adulti e coetanei maturi nella fede che li accompagnino nel loro cammino, aiutandoli a trovare la strada che conduce a Cristo. Ben più che nella promozione di una serie di attività per i giovani, questa pastorale consiste nel camminare con loro, accompagnandoli personalmente nei contesti complessi e a volte difficili in cui sono immersi. La pastorale giovanile è chiamata a cogliere gli interrogativi dei giovani di oggi e, a partire da essi, a iniziare un vero e onesto dialogo per portare Cristo nella loro vita. E un vero dialogo in questo senso lo può fare chi vive una relazione personale con il Signore Gesù, che trabocca nella relazione con i fratelli».
Il cardinale Angelo Bagnasco - arcivescovo di Genova, presidente della Conferenza episcopale italiana e vicepresidente Ccee - ha dichiarato al convegno: «Non ci sono specialisti di evangelizzazione». «Spesso sentiamo “non sono capace, non sono preparato, etc…” comprendiamo queste proteste, ma il Papa dice che non è necessario avere paura. Non abbiamo bisogno di un lungo insegnamento, ma di Cristo. Lo specialista dell’evangelizzazione è il battezzato», ha ricordato Bagnasco.
A partire dall’esortazione apostolica «Evangelii Gaudium», il Vicepresidente del Ccee, si è soffermato sul contesto di secolarizzazione e di relativismo in cui la pastorale giovanile è chiamata a operare, dove «noi, voi giovani, siamo chiamati a vivere con fiducia» sviluppando quell’idea di Chiesa in uscita delineata da papa Francesco nell’esortazione e promuovendo la consapevolezza missionaria dei giovani.
L’incontro vede la partecipazione di oltre 130 delegati delle Conferenze episcopali d'Europa, tra cui vescovi, responsabili pastorali, giovani e rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali che lavorano nella pastorale giovanile.
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