Il Vangelo commentato dai giovani e dai salesiani. Prenditi un tempo di meditazione sulla Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio". Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: "Non commetterai adulterio". Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti". Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: "sì, sì", "no, no"; il di più viene dal Maligno".
Essere sale e luce nella nostra quotidianità: questo è l'invito che abbiamo ascoltato dal vangelo della settimana scorsa e oggi Gesù ci incoraggia a fidarci della sua Parola chiara, esigente e provocante! Sì, siamo suoi discepoli e siamo chiamati ad amare nella giustizia, nel dono e nell'accogliere il fratello, la sorella che ci vive accanto. E saremo anche noi quella Parola nuova per chi è vicino, che vive non il giudizio ma ama di amore infinito e desidera costruire il Regno di Dio in un sì quotidiano, semplice e fraterno.
Il Vangelo di oggi non ci lascia indifferenti, anzi urta un po' la nostra sensibilità.Ci possiamo chiedere se il Signore ci sta giudicando. La sua Parola è provocante, chiara, quasi lapidaria! Ha una franchezza così tagliente che fa mancare il respiro!
Quanti "ma" in queste poche righe! Cosa ci vuole dire il Signore? Dove vuole andare a parare con questo modo così duro e diretto? Signore perché? Eppure il modo di dire ed interagire del Signore ha un sapore nuovo, di vita, di orizzonti che si aprono! Non fermiamoci alla lettera! Siamo invitati a gustare la Parola.. a farla scendere in noi.
Ci invita ad essere uomini e donne che si superano nel vivere la giustizia, a scommettere sulla bontà verso i fratelli, ad amare senza possedere! Siamo capaci di questo?
No! Ma senza paura ci diciamo che non siamo chiamati ad essere supereroi. La Parola che ci viene donata oggi è ricca di un Sì che esprime amore per le nostre vite. Il Signore non ci giudica ma ci invita a scorgere nelle lettere del "Suo" Vangelo semi di fecondità, germogli di vita!
Continua a parlarci o Signore, magari anche a rimproverarci!
A noi accogliere la Tua Parola e metterla in pratica. Amando e così ci possiamo scoprire tuoi giovani discepoli, costruttori di un mondo magari non luccicoso o super salato ma luminoso e saporito: il regno Dio! E così anche noi saremo lettere vive e provocanti che raccontano Te al mondo!
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