"Aiuto alla Chiesa che soffre" ha chiesto a un sacerdote in ogni diocesi di celebrare l'Eucaristia su quei sassi che avevano aiutato i cattolici durante le persecuzioni protestanti
"Aiuto alla Chiesa che soffre" ha chiesto a un sacerdote in ogni diocesi di celebrare l'Eucaristia su quei sassi che avevano aiutato i cattolici durante le persecuzioni protestanti
Sono tornate per la prima volta altari, domenica 20 giugno, quelle pietre che avevano aiutato i cattolici irlandesi a mantenere viva la propria fede durante i lunghi secoli delle persecuzioni della Riforma protestante.
È stata la Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre a chiedere a ogni sacerdote cattolico irlandese di celebrare una Messa in occasione della festa dei Beati Martiri Irlandesi che ricorreva domenica 20 giugno. Numerosi sacerdoti hanno risposto all'appello e così l'Eucaristia domenica è tornata su quelle pietre, già usate come altari trecento anni fa, nascoste in mezzo al bosco. È grazie a esse che i fedeli hanno mantenuto viva la propria fede negli anni nei quali l’Eucaristia era proibita per legge e chi vi si accostava rischiava la prigione.
La tradizione delle rock masses è sopravvissuta per trecento anni nella Repubblica d’Irlanda dove una Messa annuale, in alcune parrocchie, ricordava ai fedeli quanto era stato difficile accostarsi al Signore trecento anni fa. Il Covid, che ha reso più difficile usare le chiese, ha contribuito a rinnovarla e renderla più diffusa e ha suggerito ad Aiuto alla Chiesa che soffre la campagna “Revival of the Irish Mass Rocks”, “Rinnovamento delle messe irlandesi celebrate sulle rocce”.
A ispirare l’iniziativa, lo scorso aprile, è stato don Gerard Quirke, parroco sulla “Achill Island”, la pittoresca isola di Achille, sulla costa occidentale irlandese, dove hanno soggiornato scrittori famosi come Graham Greene. Era la prima volta che l’Eucarestia ritornava sulla baia dal lontano diciottesimo secolo. “Era Pasqua e il cielo era pulitissimo. Sentivo soltanto le onde che arrivavano sulla baia. È stato un momento di grande calma e di profonda pace che mi ha trasformato”, ha raccontato il sacerdote.
“Sono rimasta colpita dalle immagini di quella celebrazione e ho pensato che sarebbe stato bellissimo se avessimo chiesto ad un sacerdote in ciascuna delle 26 diocesi irlandesi di celebrare la Messa su un altare di pietra nella loro diocesi cosi da dare ai fedeli la possibilità di ritornare nei posti dove i loro antenati celebravano in segreto trecento anni fa e dove i martiri irlandesi hanno celebrato e ricevuto l’Eucarestia”, ha spiegato Aoife Martin, di “Aiuto alla Chiesa che soffre”.
La festa dei Beati Martiri Irlandesi, diciassette martiri irlandesi uccisi dai protestanti tra il 1579 e il 1654, commemora le decine di migliaia di cittadini irlandesi, ma anche inglesi e scozzesi, che sono stati trucidati durante le persecuzioni della Riforma protestante.
In ogni diocesi i sacerdoti hanno pregato sugli altari di pietra perché la fede possa essere rinnovata ricordando il martirio affrontato da chi si è sacrificato per tramandarla nei secoli.
di Silvia Guzzetti
tratto da avvenire.it
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