L'impegno dei 600 salesiani presenti tra i rifugiati

Si è dimostrato fondamentale il raccordo tra tutte le ONG europee salesiane riunite nel Don Bosco Network che ha consentito al Consigliere per le Missioni, Don Francis Alencherry, di coordinare gli aiuti e di inviare, tramite il VIS, alle 5 ispettorie: 1.120.000 ‚Ǩ.

L’impegno dei 600 salesiani presenti tra i rifugiati

da Attualità

del 01 gennaio 2002

L’IMPEGNO DEI 600 SALESIANI PRESENTI TRA I RIFUGIATI IN INDIA, SRI LANKA, INDONESIA, THAILANDIA. Giovedì 13 gennaio: già inviati € 1.120.000

Le comunità salesiane dell’Indonesia, della Tailandia, dello Sri Lanka e dell’India (Madras e Tamil Nadu) stanno accogliendo nelle loro strutture masse di profughi e sfollati. Il loro impegno è sostenuto dalla solidarietà di tutto il mondo salesiano e anche da gruppi e associazioni che sanno di potersi fidare dei salesiani. In particolare si è dimostrato fondamentale il raccordo tra tutte le ONG europee salesiane riunite nel Don Bosco Network che ha consentito al Consigliere per le Missioni, Don Francis Alencherry, di coordinare gli aiuti e di inviare, tramite il VIS, alle 5 ispettorie: 1.120.000 €. Continua l’impegno per soddisfare le prime necessità della popolazione distribuendo acqua, alimenti e medicine a profughi e sfollati e offrendo riparo e accoglienza alle persone rimaste senza un alloggio. Nello Sri Lanka in particolare abbiamo inviato 4 volontari e abbiamo già iniziato la ricostruzione di 350 casette con giovani muratori formati dai salesiani negli anni precedenti. Abbiamo comperato una autocisterna per trasportare acqua, un camion ribaltabile per sgomberare i detriti e facilitare le costruzioni delle case. Sono pronti diversi progetti per fornire strumenti di lavoro: reti da pesca, barche, motori fuori bordo, ecc. Per i bambini rimasti orfani stiamo costruendo quattro orfanotrofi e garantiremo per i prossimi anni il Sostegno a Distanza di circa 1300 bambini. A questo proposito siamo particolarmente contenti che anche l’opinione pubblica italiana ha recepito il nostro modo di esprimerci e di lavorare, eliminando il termine adozione e rinunciando alle fotografie, ai nomi: la gente si fida dei Salesiani e della loro azione educativa globale che raggiunge migliaia di bambini e le loro famiglie. In India, per ragioni politiche indipendenti da noi, non potendo ricostruire, stiamo assistendo 10.000 famiglie con cibo e oggetti casalinghi di prima necessità e i bambini con quaderni e oggetti scolastici. Si stanno studiando progetti di ricostruzione delle case, scuole, centri di salute. Gli orfani già censiti dai salesiani e al cui futuro dovranno provvedere sono circa 600. In Thailandia il Vescovo salesiano Mons. Prathan coordina tutti gli aiuti della Conferenza Episcopale e dei religiosi che hanno deciso di collaborare con il Governo perché è l’unica possibilità che hanno. In Indonesia, essendo proibito entrare nella zona colpita dal maremoto, dobbiamo accontentarci di dare i nostri contributi alla Caritas. Altre informazioni sul sito del VIS www.volint.it per un aggiornamento continuo. Per inviare il vostro contributo, specificare la causale: Emergenza Maremoto Coordinate Bancarie VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo c/c 000000 520000 Banca Popolare Etica ABI: 05018 CAB: 03200 CIN: F Oppure VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo c/c 100000 512230 Banca San Paolo ABI: 01025 CAB: 03201 CIN: H Coordinate Postali VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo ccp 88182001 Continuiamo anche a pregare perché la luce della fede permetta di accettare nel profondo del cuore il dolore generato dalla perdita delle persone care e ravvivi la speranza del futuro nei sopravvissuti. Don Ferdinando Colombo, animatore missionario per l’Italia

Ricostruire la normalità 1. Dallo Sri Lanca segnalano 'il Kit del pescatore' che permette ad una famiglia di pescatori, mediamente composta da 6-8 persone, di avere un alloggio e di ricominciare a guadagnarsi da vivere: Barca                                                2.500 € Motore fuori bordo                             2.500 € Rete per pescare                               1.000 € Piccola casa in mattoni con tetto in lamiera o ondulux            2.000 € Oggetti casalinghi, di lavoro e scolastici per ricominciare a vivere     2.000 € Kit del pescatore: TOTALE     10.000 € 2. Oppure per permettere ad un nucleo familiare di arredare la capanna o la casa Il 'Kit della casa': Letto     (2 x 27€)    54 Sedia (4 x 6 €)     24 Tavolo            16 Armadio         12 Culla             14 Kit della casa: TOTALE 120 € Si valutano in 20.956 le famiglie attualmente nei campi profughi 3. Per evitare la “fuga scolastica” e per permettere l’immediata ripresa dell’attività didattica: Borsa di studio per studenti per un anno 100 € Gli studenti che ne avranno bisogno sono decine di migliaia 4. Sostegno a Distanza Per gli orfani in particolare, ma anche per i figli di famiglie impoverite dal cataclisma sarà necessario almeno per tre anni garantire un sostegno che consenta loro di vestirsi, mangiare, studiare, giocare, curarsi, ecc. La cifra indicativa è di circa 1 Euro al giorno: per questo proponiamo 25 € al mese o 300 € all’anno. Verranno consegnati interamente ai responsabili delle comunità salesiane o degli orfanotrofi che gestiscono globalmente la vita di questi ragazzi e ragazze. È necessario migliorare le condizioni di vita di tutta la sua famiglia e i servizi sociali del suo Paese: istruzione, sanità, occupazione… Così il Sostegno a Distanza raggiunge la sua massima efficacia quando é inserito nell’ambito di un progetto di sviluppo e diventa uno strumento di cooperazione internazionale. Bisogna progettare un intervento che sia capace di coordinare tutte le energie che caratterizzano l’ambiente in cui vive e che sono in grado di promuovere la sua crescita in maniera armonica. Queste energie sono innanzitutto la sua famiglia, la sua comunità e la società, fatta di strutture pubbliche e private. E non dimentichiamo la comunità educativa nella quale il minore cresce. Essa è costituita dagli educatori e dai missionari Salesiani di Don Bosco, affiancati da laici, che vivendo sul posto conoscono bene la complessità dei problemi culturali e possono intervenire adattandosi al singolo caso e alle emergenze. Un intervento che voglia veramente essere completo deve tenere conto di tutti questi fattori e si deve articolare con azioni che, a volte, possono non avere come target diretto il minore nella sua situazione bensì le strutture che lo portano a vivere in questa condizione.

ANCHE I RAGAZZI DEL DON BOSCO DI LAHORE IN PAKISTAN E DI ADDIS ABEBA IN ETIOPIA INVIANO IL LORO AIUTO AI BAMBINI VITTIME DELLO TSUNAMI

In Pakistan e in Etiopia i ragazzi delle scuole del Don Bosco hanno messo da parte i loro problemi per pensare ai bambini vittime dello tsunami: sono state organizzate delle piccole lotterie per raccogliere dei fondi da inviare nelle zone colpite. ' Al di là del valore oggettivo raccolto da questi straordinari ragazzi è il valore del gesto che ci colpisce, in una società come la nostra dove solo sull’onda emotiva ci si mobilita, gente che quotidianamente ha enormi difficoltà di sopravvivenza ci insegna il senso profondo della solidarietà', ha dichiarato Antonio Raimondi, presidente del VIS. Il VIS, che sta raccogliendo a nome dei salesiani di Don Bosco, ha già inviato 737.000,00 Euro che sono stati immediatamente mandati alle diverse comunità salesiane presenti in tutta l’area colpita dal maremoto del 26 dicembre. Oggi i 600 salesiani delle 93 case salesiane presenti in Sri Lanka, in India - a Madras, a Tirichy e Tamil Nadu – in Indonesia ed in Thailandia stanno soccorrendo, accogliendo e sostenendo le persone risparmiate dalla tragedia. In Sri Lanka nelle 10 comunità sono presenti oltre 9.000 sfollati 'Abbiamo un sogno tornare alla normalità” ha confessato Don Anthony Pinto Humer superiore salesiano“ bisogna costruire case, aver cura degli orfani. L'Autorità Nazionale di Protezione del bambino ci ha chiesto prenderci cura di questi bambini, ne stiamo già accogliendo circa un migliaio provenienti da diverse zone. Stiamo lavorando anche alla costruzione di 350 case per i senzatetto per riportarli presto ad una vita normale'. 'È incoraggiante vedere quante persone dai diversi angoli del mondo hanno fatto pervenire il loro aiuto volontario in questo tragico momento.” Ha sottolineato Don James Theophilus Ispettore Salesiano di India-Thiruchy nello Stato del Tamil Nadu dove 12 comunità delle 23 presenti danno ospitalità a 10.000 scampati. Bisogna avviare un lavoro di recupero economico e sociale per dare un senso al futuro di questa gente e, quindi, bisogna studiare un processo di riabilitazione alla vita quotidiana'. 'La riapertura delle scuole è stata un modo per tornare alla normalità, molti studenti hanno comunque bisogno di essere sostenuti psicologicamente per affrontare la nuova realtà del Paese e familiare.” Ha fatto emergere Don John Lissandrin Segretario Ispettoriale della Thailandia. Nella Diocesi di Surathani, a sud del Paese, i salesiani si stanno adoperando per soccorrere la popolazione, fornendo i soccorsi ai sopravvissuti in diversi centri allestiti dal Governo. Diversa la situazione in Indonesia: qui il Governo impedisce di raggiungere le zone colpite, l’unica presenza extra-governativa è quella della Diocesi e del suo Vescovo. Singolare la condizione del Myanmar, dove non si hanno segnalazioni di perdite dai 50 salesiani presenti con 7 case in questo Paese e dove, comunque, è difficile avere notizie a causa del “silenzio” deciso dal Governo. Tutta la popolazione del Sud-Est asiatico colpita da questa immane sciagura ha bisogno di ricostruire, di ricrearsi certezze, ma, non solo, bisogna preparare le condizioni affinché tutti i bambini orfani possano avere un futuro certo in questi Paesi. Questo è possibile grazie anche al sostegno a distanza, un modo efficace che permette di sostenere la crescita di alcuni ragazzi bisognosi, all’interno della realizzazione di progetti e programmi più ampi, senza allontanarli dalla propria terra. È l’onda positiva del nam-ciai, in thailandese, il sentimento di bontà e solidarietà che nasce spontaneo dal cuore e che sta unendo il mondo ricco e povero rendendolo più solidale.

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