L24 A suor Giuseppina Pacotto (Lettera di Madre Mazzarello)

L24 A suor Giuseppina Pacotto (Lettera di Madre Mazzarello)

da Spiritualità Salesiana

del 12 maggio 2005

L24 A suor Giuseppina Pacotto

[Nizza Monferrato, Maggio 1879]

Viva Ges√π e Maria e S. Giuseppe!!

Sempre mia amata suor Giuseppina,1

1. Per prima cosa vi dirò che ho sempre [ricevuto] i vostri biglietti, ecc. ma perdono neh, se sono stata tanto tempo a riscontrarvi due righe, e mia cara, non ho un momento di tempo, ho tanto da fare, e abbiate ancora pazienza anche adesso se vi scrivo un poco corto un'altra [volta] vi scriverò più a lungo.

2. Dunque ditemi se le vostre postulanti2 sono buone, se hanno sempre di più una grande volontà di farsi sante e se desiderano che la loro vita si consumi tutta per Gesù. Raccomandate sempre che pensino a qual fine si son fatte o meglio venute in religione, dite loro che non pensino solamente di vestirsi di un abito nero, ma bisogna vestirsi di un abito di tutte le virtù necessarie ad una religiosa la quale vuol chiamarsi sposa di Gesù. Si procurino uno spirito di mortificazione, di sacrificio, obbedienza, umiltà, distacco da tutto ciò che non è di Dio. Basta, fate coraggio a tutte da parte mia e che preghino sempre per me e per tutte.

3. E voi suor Giuseppina, ringraziate che sono lontana se no, vi tirerei proprio le orecchie,3 non sapete che la malinconia è la causa di tanti mali?

4. Per star allegra bisogna andare avanti con semplicità, non cercare soddisfazioni né‚ nelle creature, né‚ nelle cose di questo mondo. Pensate solo ad adempiere bene il vostro dovere per amor di Gesù e non pensate ad altro. Se sarete umile, avrete confidenza in Lui, egli farà il resto. Dunque non andate più a bagnarmi la stufa nell'uffizio, pensate che non è più il tempo di far la ragazza, dovete aver giudizio e dar buon esempio.4 Quanto alla M.[adre] Vicaria,5 state sicura che sa compatirvi, abbiate tutta la confidenza, ditele tutto, e se qualche volta pare che non vi creda, non importa, prendete quell'umiliazione alla buona, vi farà del bene all'anima. State dunque allegra, fatevi coraggio, aiutate la Madre Vicaria e fra tutte due infondete nelle postulanti un buon spirito e fatele tutte sante.

5. Non vi scrivo di più perché‚ non ho proprio tempo. Salutatemi tutte le suore, postulanti e ragazze e tutte pregate tanto per me e statemi allegre.

Un viva Ges√π a tutte, da Ges√π mille benedizioni e credetemi la vostra

Aff.ma la Madre Mazzarello

1 Suor Giuseppina Pacotto era ritornata a Mornese l'11 febbraio (cf Cronistoria III, pag. 8) come assistente delle postulanti in collaborazione con madre Petronilla Mazzarello. Dal tenore della lettera si deduce che suor Pacotto doveva essere alquanto triste e preoccupata del nuovo incarico formativo.

2 A Mornese era rimasto un piccolo gruppo di postulanti. Le novizie, con tutta probabilità, erano già a Nizza oppure si trovavano in aiuto in altre comunità. La Madre richiama gli elementi essenziali della formazione delle candidate all'Istituto, elementi che dovranno pure servire come criteri di discernimento per l'assistente.

3 Espressione arguta e familiare che significa rimproverare, correggere. La Madre la usa riferendosi allo stato d'animo che la suora doveva averle manifestato negli scritti precedenti.

4 La Madre sprona energicamente la suora a vincere malinconia e tristezza e a comportarsi da donna matura superando atteggiamenti infantili.

5 Madre Petronilla Mazzarello, con la quale suor Giuseppina doveva collaborare nonostante le difficoltà di relazione.

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