del 12 maggio 2005
L29 Alle missionarie della casa di Buenos Aires-Almagro
[Nizza Monferrato, ottobre-novembre 1879]1
1. Coraggio, mie care figlie, questa vita passa presto, in punto di morte saremo contente delle mortificazioni che avremo fatte. Non vi scoraggiate mai se vi trovate difettose; mettiamo da parte nostra la buona volontà, ma una buona volontà vera, risoluta, e Gesù farà il resto.
2. Abbiate tutte gran confidenza verso il Confessore e verso la vostra Superiora.
3. Date buon esempio alle postulanti ed alle ragazze che il Signore vi manda. Lavorate sempre per Dio solo se volete riuscir bene ed averne merito. Siete ancora tutte unite? Quando vi separerete, state attente che non si separi lo spirito, siate sempre unite col cuore. Ciò che si fa in una casa si faccia anche nell'altra, se volete conservare sempre lo spirito della nostra cara Congregazione.2 Soprattutto vi raccomando di pregare, pregate molto e di cuore e pregate per me, per i superiori e per tutte le vostre sorelle. Io faccio fare sovente delle Comunioni per voialtre e le vostre sorelle le fan volentieri e di cuore. E voi, ne fate per noi? Oh! quante cose vi scriverei ancora, ma la carta mi manca. Andate nel Cuor di Gesù, sentirete tutto ciò che voglio dirvi.
4. Desiderate il mio ritratto, n'è vero? io ve lo manderei ben volentieri, ma non è fatto. Ferrero finalmente disse di non averli mai fatti, perché‚ nessun Superiore gliene diede l'ordine. Se lo farà ve lo manderò dalle prime suore che verran costì.3
5. Il Signore vi benedica tutte, mie care figlie, e vi faccia tutte sante come io vi desidero. Pregate per me.
1 Ci è pervenuto solo questo brano di lettera, scritto da suor Emilia Mosca. Non vi è l'intestazione, n‚ data, n‚ firma di madre Mazzarello. Con buona probabilità il foglio era accluso ad un'altra lettera
2 Le missionarie della seconda spedizione restarono insieme per alcuni mesi, poi si separarono per nuove fondazioni in Argentina: Buenos Aires-Boca (2 novembre 1879) e Carmen de Patagones (19 gennaio 1880). La Madre raccomanda alle suore di restare unite anche se disperse in varie comunità. Vi era davvero tra le suore un grande desiderio di mantenere intatta la comunione degli spiriti e l'ardore missionario attinto all'ambiente della casa-madre. Lo rilevava suor Vergniaud che, appena giunta a Buenos Aires, scriveva a madre Mazzarello: «In questa casa tra le missionarie prime e seconde, è tutto Mornese, è Nizza, è tutta l'Italia» (lettera del 9 marzo 1879, in Cronistoria III, pag. 26).
3 Si noti il senso di squisita umanità della Santa, la semplicità e il distacco che dimostra nel voler accontentare le sorelle lontane
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