Alcuni fatti avvenuti in questi ultimi mesi hanno turbato il mondo cattolico, inducendo qualcuno a pensare che la Chiesa sia divenuta una «fortezza assediata». In realtà, si può parlare di una accresciuta aggressività del laicismo nei confronti dei cattolici. Ciò sembra dovuto al fatto che il laicismo, di fronte a un risveglio della religione, teme che la Chiesa possa minacciare l'esercizio di diritti ritenuti conquiste definitive e intoccabili della civiltà occidentale. In tale situazione i cattolici non devono chiudersi nel silenzio e tanto meno considerarsi una «fortezza assediata». Devono invece entrare in dialogo con i laici, per contribuire a «umanizzare» la società.
del 01 gennaio 2002
Desiderio dei Cristiani è di creare leggi “umane” affinché la società sia più rispettosa “dei diritti delle persone socialmente più deboli”, e non di “dar vita a leggi cristiane”, avverte “La Civilità Cattolica”.
Nell’editoriale contenuto nell’ultimo numero della rivista quindicinale dei gesuiti, le cui bozze passano al vaglio della Segreteria di Stato vaticana, ci si chiede se “la Chiesa e i suoi principi morali sono oggi sotto attacco da parte del laicismo, a tal punto che essa debba oggi considerarsi ‘una fortezza assediata’”.
La risposta che ne viene fuori è che “la Chiesa non deve né sentirsi assediata né astenersi dal ribadire il proprio insegnamento, fondato sulla persona di Gesù, mettendo in rilievo che quando essa insegna ha una valenza non solo religiosa, ma anche propriamente umana”.
“Ci sembra che oggi i cristiani non debbano né meravigliarsi né scandalizzarsi che il laicismo ideologico respinga la fede e la morale cristiana e la combatta”, scrivono i redattori gesuiti nell’editoriale intitolato “La Chiesa, fortezza assediata?”.
“Questa condizione in cui vivono oggi i cristiani non deve indurli né a chiudersi nel silenzio né ad assumere atteggiamenti di crociata contro il mondo moderno”, constatano.
Di seguito si suggerisce poi che: “I cristiani devono entrare in dialogo con gli uomini del nostro tempo, mostrando e provando nel dialogo che la Chiesa vuole contribuire a umanizzare la società”.
“In effetti, alle volte si manifesta un’accresciuta aggressività del laicismo nei confronti dei cattolici”, osservano, spiegando quindi che ciò accade “perché il laicismo tende spesso a perdere i caratteri della laicità per divenire un laicismo ideologico e, perciò, intollerante e aggressivo”.
L’editoriale opera quindi una distinzione fra laicità e laicismo: “La laicità politica e statuale non è contraria alla religione, ma dà spazio pubblico alle religioni presenti sul territorio, senza privilegiarne e senza escluderne nessuna”.
“Il laicismo invece tende a diventare sempre più un’ideologia non soltanto areligiosa o indifferente nei confronti della religione, ma irreligiosa e contraria alla religione, e quindi intollerante verso di essa. In maniera del tutto particolare se si tratta della religione cattolica”.
“Così, per il fatto di essere un’ideologia irreligiosa e anticattolica, il laicismo odierno tende a confinare la religione nel privato e a interdirle ogni spazio e ogni espressione pubblica”, osserva “La Civiltà Cattolica”.
“Questo significa che un cattolico può liberamente professare la propria fede nella sua coscienza e praticarla nei luoghi di culto”. “Ma si cerca di non consentirgli di esprimere le sue convinzioni morali e religiose, specialmente se è una persona investita di una funzione pubblica”, segnalano.
“Significa pure che alla religione cattolica non dev’essere attribuita né la funzione fondante della civiltà europea né una presenza benefica sul suo svolgimento”, aggiungono in seguito.
Perché questa precauzione nei confronti dei cattolici? Si domandano: “La reazione laicista si spiega probabilmente col timore che i cattolici possano far prevalere in campo legislativo i loro principi etici e quindi ostacolino coloro che praticano la liberalizzazione di costumi”.
“Se si deve deprecare l’aggressività del laicismo ideologico nei confronti della fede cristiana, non si deve sottovalutare il fatto che numerosi laici guardano con simpatia alla fede cristiana”, si legge più tardi.
L’articolo termina ricordando che: “Il Vangelo che la Chiesa annuncia è un Vangelo di Vita che promuove la felicità degli uomini e il benessere della società”.
http://www.laciviltacattolica.it
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