La sofferenza del papa nella festa della Divina Misericordia

Coincidenze che fanno pensare. Il papa sta vivendo le ultime ore della sua vita alla vigilia della festività, legata all'esperienza di suor Faustina Kowalska, la mistica polacca che ha guidato sempre la sua vita e il suo pontificato...

La sofferenza del papa nella festa della Divina Misericordia

da Teologo Borèl

del 02 aprile 2005

 Quando la vita si intreccia con la fede. Giovanni Paolo II si sta spegnendo a cavallo di un giorno particolare, la festa della Divina Misericordia, celebrata domani dalla Chiesa. Non si tratta di una ricorrenza come le altre, soprattutto per lui. Il culto, infatti, è legato a suor Faustina Kowalska, la mistica polacca divenuta santa nel corso dell'Anno Santo del 2000, di cui il papa è stato un fervente devoto. In più occasioni, il pontefice ha testimoniato quanto questo messaggio sia stato per lui stesso di grande ispirazione, soprattutto per la sua seconda Enciclica ''Dives in Misericordia'', arrivando a dire che esso ''in un certo senso forma l'immagine di questo pontificato''.

 

Entrata nel 1925 come postulante nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia di Varsavia, ebbe la visione di Gesù che le ordinò di far dipingere un’immagine secondo il modello visto. Il lavoro fu affidato al pittore Kazimirowski, che nell’opera Divina Misericordia, ovviamente non riuscì a rappresentare Gesù bello quanto nella visione. Ma rese bene l’idea di Cristo da cui irraggia la salvezza. Grande mistica, suor Faustina seppe annunciare l’eterno messaggio d’amore con la preghiera e le opere. Messaggio di luce, quindi, che si schiuse agli uomini come una nuova Pasqua. Ella rivelò poi l’intenzione di Gesù di fondare una congregazione basata sulla Misericordia Divina. Annotò le visioni e le parole di Cristo in un diario e con fortezza, continuò a portare il messaggio annunziatole:”«Occorre che l’umanità sia pervasa dallo spirito del Cristo risorto come un raggio di sole”. Dopo aver sopportato con serenità e pazienza sofferenze fisiche e morali, suor Faustina morì il 5 ottobre del 1938. Poco prima scrisse alla Madre Generale: “Arrivederci in cielo”. Il 18 aprile 1993 Giovanni Paolo II la beatificò. Il 30 aprile 2000, in Piazza San Pietro a Roma, suor Faustina Kowalska fu dichiarata santa. “Sul Calvario la misericordia divina ha manifestato il suo volto di amore e di perdono per tutti”, disse il papa durante l’udienza generale del 14 aprile del 2004. “Nel Cenacolo, dopo la sua risurrezione, Gesù ha affidato agli Apostoli il compito di essere ministri di questa misericordia, fonte di riconciliazione tra gli uomini. Santa Faustina Kowalska nella sua umiltà è stata scelta per annunciare questo messaggio di luce particolarmente adatto per il mondo di oggi”. “E’ un messaggio di speranza – concludeva Giovanni Paolo II - che invita ad abbandonarsi nelle mani del Signore. “Gesù, confido in te!”.

 

Nell'agosto del 2002, a Cracovia, durante l'ultimo viaggio che fece in Polonia, il papa consacrò l'umanità alla Divina Misericordia inaugurando un nuovo santuario ad essa dedicato. ''Il messaggio della Divina Misericordia - disse in quell'occasione - mi è stato sempre vicino e caro. E' come se la storia lo avesse inscritto nella tragica esperienza della seconda guerra mondiale. In quegli anni difficili esso fu un particolare sostegno e una inesauribile fonte di speranza, non soltanto per gli abitanti di Cracovia, ma per la nazione intera. Questa è stata anche la mia esperienza personale, che ho portato con me sulla Sede di Pietro e che, in un certo senso, forma l'immagine di questo pontificato''. I sentimenti e le vicende di queste ore lo testimoniano.

Mattia Bianchi

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