La vita è molto di più. 3° incontro MGS Uni-Lav

E poi ti accorgi che la vita è molto di più e ti chiede di più. La vita ti chiede di più perché c’è Chi per te brama una vita bella. E allora ci si mette in cammino con i compagni di sempre e con i compagni nuovi. Sintesi del cammino MGS Universitari - Lavoratori.

E poi ti accorgi che la vita è molto di più. Ti accorgi che la vita è incasinata, ma che Dio ci vuole felici. Realizzi che siamo fragili e fallibili sin dai nostri padri, sin da Davide.  

La storia di re Davide ci ha accompagnato in quest’anno di Unilav e in quest’ultimo incontro la sua vita si è fatta veramente vicina alla nostra, più di quanto immaginassimo. A Bardolino immersi nella natura e mirando il Lago di Garda abbiamo ascoltato la sua storia, i suoi guai (e che guai!) e ci siamo guardati dentro. Ci siamo visti un gomitolo tutto arruffato, ma abbiamo preso i nostri casini e abbiamo provato a cambiare prospettiva. La storia di Davide ci ha insegnato che è proprio quando viene a galla la nostra umanità, è lì che Dio ci tende la mano e ci mette a fianco chi ci può aiutare. Dio manda Natan da Davide perché lo ha già perdonato. 

E poi ti accorgi che la vita è molto di più. Si scava a fondo non solo nel nostro cuore, ma anche nelle nostre azioni e nei nostri modi di fare. Nel nostro essere uomini e donne governati da vizi a cui a volte non sappiamo neppure dare un nome. E allora si scopre che l’Avarizia non è il vizio dei ricchi, è molto di più; la Lussuria non è solo malizia e sessualità, è molto di più; la Gola non è solo l’essere golosi di cibo, è molto di più. Solo però andando a fondo e dando un nome alle cose puoi provare a cambiare, puoi provare a darti un freno, puoi provare ad avere un po’ di dominio di te stesso. Provare certo, perché rimaniamo pur sempre uomini e non siamo perfetti, però (colpo di scena) a Dio andiamo bene così. A Dio va bene la nostra umanità e ci dona la Sua grazia per essere felici: noi possiamo prendere in mano la nostra vita, ma senza il Suo tocco d’amore ci manca qualcosa. Lui desidera per noi una “vita bella” in movimento, in ricerca, non una “bella vita” da poltroni. 

E poi ti accorgi che la vita è molto di più. Ti accorgi che tu puoi vivere quella vita bella, che puoi fare qualcosa per aiutare gli altri secondo uno stile di vita autentico. Ti accorgi che dopo aver desiderato quella vita, dopo averla generata, te ne devi prendere cura. Però hai 20 anni e concretamente cosa puoi fare? Ti metti in ascolto. Ascolti chi è un po’ più grande di te e ti testimonia che una vita bella con lo stile giusto si può vivere. Ascolti le storie delle famiglie di Michele e di Matteo che in modo assolutamente naturale hanno capito che il prendersi cura degli altri passa anche dalle scelte lavorative e di servizio. Fondare una Cooperativa per aiutare i giovani del territorio, prendere sulle proprie spalle un’opera salesiana perché questa possa continuare a vivere è tradurre concretamente don Bosco. È vivere il “Da mihi animas, cetera tolle”. 

E poi ti accorgi che la vita è molto di più e ti chiede di più. La vita ti chiede di più perché c’è Chi per te brama una vita bella. E allora ci si mette in cammino con i compagni di sempre e con i compagni nuovi, con le amicizie storiche e con quelle nate da una semplice condivisione, con la tua guida spirituale e con Chi ci camminerà sempre a fianco. 

E allora sei grato di vivere una vita che è molto di più, di quello che pensavi!
 

Articolo scritto da: Beatrice Bettiol

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