Video della campagna “Tagliamo le ali alle armi” di Rete disarmo. Le risorse spese per le politiche destinate alle persone con disabilità equivalgono all'acquisto di 3 cacciabombardieri.
Una storia di quotidiana inciviltà: una persona disabile, su sedia a ruote, si accorge che il suo posto auto riservato è stato occupato impropriamente e chiama i vigili. Ma qui arriva la sorpresa: chi occupa il posto disabili è un F-35. Il vigile sconcertato si chiede: “Che faccio metto le ganasce?” E' questo il nuovo video ironico della campagna “Tagliamo le ali alle armi” promossa da Rete Disarmo, che ha deciso di affiancare alla campagna a carattere nazionale partita nel 2009, una nuova strategia di comunicazione. Il video è stato lanciato ieri sulla rete con l'obiettivo di chiedere la cancellazione al governo italiano del programma di acquisto dei caccia F-35.
Nel video dal titolo “Divieto di sosta” si sottolinea provocatoriamente che al posto di spendere 450milioni per il sostegno alle persone con disabilità “potremmo comprarci tre fiammanti F35!”. Lo scopo dell'iniziativa è infatti quello di far emergere le contraddizioni degli investimenti in armamenti in un momento in cui le risorse per le politiche di welfare sono ridotte al lumicino. A novembre era stato già lanciato il primo video in cui si spiegava che con i soldi del costoso “Joint strike fighter program” sarebbe stato possibile comprare almeno 20 treni per i pendolari. Per le feste, inoltre, Rete Disarmo ha fatto anche uno speciale video “natalizio” dal titolo “La Cometa”, in cui San Giuseppe e la Madonna si ritrovano nella grotta senza bue e asinello “tagliati” per acquistare il caccia che appare come stella cometa. La campagna fa un augurio, quindi, di buone feste ma “senza F-35”.
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