L'incontro con i salesiani ma soprattutto con i ragazzini dell'oratorio e delle scuole...
Nella sua giornata torinese, il presidente della repubblica Sergio Mattarella si è recato anche al Santuario di Santa Maria Ausiliatrice che custodisce la salma di don Bosco.
L'incontro con i salesiani ma soprattutto con i ragazzini dell'oratorio e delle scuole, diverse centinaia che hanno accolto con entusiasmo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Siamo i ragazzi di don Bosco", hanno gridato. E poi: "Viva il presidente, viva Mattarella". "Contrariamente a quanto si pensi il presidente è un comunicatore - ha osservato don Francesco Cereda, vicario del rettore maggiore dei Salesiani - si è buttato in mezzo ai ragazzini". Mattarella ha deposto una corona di fiori davanti all'urna del santo, poi si è raccolto in un momento di preghiera.
"Ho un'immagine di don Bosco nel mio studio", ha detto il presidente della Repubblica a don Cereda.
La visita del capo dello Stato, ha spiegato Ceresa dopo l'incontro, "è il riconoscimento di un italiano come tanti, don Giovanni Bosco, che hanno contribuito alla crescita della nazione e a portare l'Italia nel mondo. Tutti conoscono l'Italia e Torino per don Bosco".
"Un santo popolare - ha osservato don Enrico Stasi, superiore salesiano per il Piemonte e la Val d'Aosta - non un santo dell'élite che è andato incontro ai ragazzi e non li ha attesi". Mattarella ha ricordato l'ambiente difficile per i giovani della Sicilia in città come Catania e Palermo. "È venuto a dire che i giovani sono importanti e vanno messi al centro della nostra azione", ha riferito don Cereda. Cereda ha infine ricordato il grande entusiasmo che circonda la Basilica di Santa Maria Ausiliatrice grazie anche all'effetto Sindone, con migliaia di persone che tutti i giorni visitano la tomba di don Bosco dopo la visita al Sacro Lino in Duomo.
Redazione Avvenire.it
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