Le persone che vivono nella comunione sono l'elemento fondamentale della Chiesa. La chiesa è il Vangelo che continua oggi. Bello, affascinante, ma pur sempre impegnativo. Occorre essere forti. Ecco il dono per essere forti: l'Eucaristia, cibo che costruisce e unisce la comunità.
Letture: Esodo 19, 3-8 1 Pietro 2, 4-9 Giovanni 15, 1-17
Che cosa è la Chiesa locale? Sono tante le definizioni che troviamo sui ‘manuali’ teologici…
In sintesi possiamo dire che la Chiesa locale è la comunità di persone che vivono in un determinato territorio attorno al Vescovo (Cristo) e incarnano il Vangelo oggi.
Ma è soprattutto la Parola ascoltata che ci consegna la definizione più completa di Chiesa locale: è l’essere «pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale» (seconda lettura).
Queste 5 parole sono fondamentali per capire la profondità di questa realtà nella quale siamo inseriti. Provo a commentarle brevemente.
Pietre. Indica qualcosa di solido ben resistente, ma anche di inerte... per questo aggiunge Vive. Noi cristiani non siamo pietre rigide, inerti, ma realtà viventi, vive, dunque capaci di creatività, adattabilità. Per la costruzione. Il che significa che la costruzione è in corso, non è mai finita e possiamo sempre criticarla perché sempre le manca qualcosa. È una costruzione che dura quanto dura la storia, che guarda a un compito “oltre”, definitivo nell’oltre! Non ha mai raggiunto la sua pienezza, non è mai in grado di specchiarsi e dire: come è bello ciò che ho fatto, perché resta ancora molto da compiere. È molto interessante questa immagine che ci dà l’idea dei “lavori in corso” e insieme la bellezza del già realizzato. Ci dà speranza, fiducia, ottimismo, realismo! Di un edificio. È qualcosa che deve perdurare nel tempo ma sempre fatto con pietre vive, e dunque è ‘plastico’, mutevole, adattabile, fecondo. Spirituale. Ciò significa qualcosa animato dallo Spirito di Dio. Non vuole dire invisibile, immateriale, ma abitato dallo Spirito Santo. Dimora santa! Anche il Vangelo ci aiuta a comprendere meglio questa intensità spirituale.
Cinque parole che ci aiutano a capire la profondità della realtà della Chiesa locale. Simboli, immagini che indicano una realtà. La parola stessa chiesa…non indica soltanto una costruzione, ma degli atteggiamenti concreti di persone vive.
Quali sono pertanto le “pietre vive” di una diocesi?
Le persone prima di tutto, quelle persone che vivono il Vangelo. È questo un elemento ‘nodale’. Persone che credono e vivono il Vangelo di Gesù. Come è importante la coerenza di vita!
Le varie istituzioni caritative, educative, contemplative. Monasteri, associazioni, congregazioni…una ricchezza per la Chiesa!
Le Tradizioni (feste, processioni…).
Gli eventi vari e diversi della Chiesa, gioiosi e dolorosi.
La cultura.
Certo il primo elemento è il più importante. Le persone che vivono nella comunione sono l’elemento fondamentale della Chiesa. Le persone sante! Giovanni Paolo II con il documento al termine del Giubileo Novo Millennio Ineunte, ha affidato a tutta la Chiesa l’impegno per la comunione. Ha chiesto a tutti di vivere la spiritualità della comunione, e questo è l’elemento centrale di una chiesa locale.
Dunque questo è un impegno concreto anche per noi per essere sempre più pietre vive, attive, partecipi, ma sempre abitate dallo Spirito Santo, cioè sante!
Tra i tanti atteggiamenti vorrei sottolineare quello dell’unità all’interno della Chiesa.
Unità nella comunità prima di tutto, impegno di tutti nella comunità… Unità nella diocesi. Il Vescovo è il centro di questa unità, il riferimento continuo. Dunque occorre amarlo (pregare per lui), seguirlo (informarsi vedi le lettere Pastorali), aiutarlo, credere in ciò che rappresenta.
La chiesa è il Vangelo che continua oggi. Bello, affascinante, ma pur sempre impegnativo. Occorre essere forti. Ecco il dono per essere forti: l’Eucaristia, cibo che costruisce e unisce la comunità.
Amiamo, adoriamo, celebriamo l’Eucaristia e anche la nostra Chiesa locale sarà una Chiesa di santi!
Sia così per ciascuno di noi!
Don Carlo
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