Ha scritto Simone Weil: «Parole scritte o pronunciate si mangiano nella misura in cui sono commestibili, cioè nella misura in cui contengono della verità. Non hanno altra destinazione» (Lettera a Maurice Schumann, Londra 1943). Speriamo con questo numero di offrirvi delle pagine... “commestibili”...
del 07 maggio 2005
 
Il mese appena conclusosi (aprile 2005) è stato molto denso di eventi, in particolare se pensiamo alla città di Roma. Taluni l’hanno definito il mese dell’onnipresenza dei media, altri il mese del dominio mediatico. Al di là di facili generalizzazioni, sono stati certamente 30 giorni in cui i media hanno rivelato tutta la propria potenzialità.
Convinti della capacità di evangelizzazione del mondo mediatico (nel quale noi siamo presenti soprattutto attraverso la stampa ed i siti internet),  celebriamo l’8 maggio la 39a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali; titolo: “I mezzi di comunicazione al servizio della comprensione tra i popoli”. Dal messaggio scritto da Giovanni Paolo II per questa giornata estrapoliamo qualche passaggio…
«Nei mezzi della comunicazione la Chiesa trova un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo e i valori religiosi, per promuovere il dialogo e la cooperazione ecumenica e interreligiosa, come pure per difendere quei solidi principi che sono indispensabili per costruire una società rispettosa della dignità della persona umana e attenta al bene comune. Essa li impiega volentieri per fornire informazioni su se stessa e dilatare i confini dell'evangelizzazione, della catechesi e della formazione e ne considera l'utilizzo come una risposta al comando del Signore: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15). Le nuove tecnologie, in particolare, creano ulteriori opportunità per una comunicazione intesa come servizio al governo pastorale e all'organizzazione dei molteplici compiti della comunità cristiana.
Per i credenti e per le persone di buona volontà la grande sfida in questo nostro tempo è sostenere una comunicazione veritiera e libera, che contribuisca a consolidare il progresso integrale del mondo» (dal messaggio di Giovanni Paolo II).
Questo nostro Giovani per i Giovani vuole essere una risposta all’invito del papa di «diffondere il Vangelo e i valori religiosi». Ha scritto Simone Weil: «Parole scritte o pronunciate si mangiano nella misura in cui sono commestibili, cioè nella misura in cui contengono della verità. Non hanno altra destinazione» (Lettera a Maurice Schumann, Londra 1943). Speriamo con questo numero di offrirvi delle pagine… “commestibili” per la crescita del nostro MGS e quindi della Chiesa.
Redazione GxG
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