Papa: “L'icona di Kazan, segno del mio affetto per i fratelli ortodossi”

Città del Vaticano (AsiaNews) ‚Äì L'icona di Kazan è segno “dell'affetto del Successore di Pietro per il patriarca russo Alessio II, il sinodo ortodosso e tutti i fedeli loro affidati”. La Madonna di Kazan interceda “affinchè si affretti il tempo della piena unità tra l'Oriente e l'Occidente”. Lo ha detto il papa parlando questa mattina in Aula Paolo VI durante l'omaggio reso all'icona di Kazan, compiuto insieme a molti cardinali, vescovi e fedeli.

Papa: “L’icona di Kazan, segno del mio affetto per i fratelli ortodossi”

da Attualità

del 01 agosto 2004

VATICANO - RUSSIA

Papa: “L’icona di Kazan, segno del mio affetto per i fratelli ortodossi”

 

Nella delegazione che consegna il dono presenti anche i nomi dell’arcivescovo cattolico di Mosca Kondrusiewicz e il nunzio Mennini

 

 

Città del Vaticano (AsiaNews) – L’icona di Kazan è segno “dell’affetto del Successore di Pietro per il patriarca russo Alessio II, il sinodo ortodosso e tutti i fedeli loro affidati”. La Madonna di Kazan interceda “affinchè si affretti il tempo della piena unità tra l’Oriente e l’Occidente”. Lo ha detto il papa parlando questa mattina in Aula Paolo VI durante l'omaggio reso all’icona di Kazan, compiuto insieme a molti cardinali, vescovi e fedeli.

 

Fino ad oggi l’icona era custodita nell’appartamento del papa, che ha deciso di donarla alla chiesa ortodossa per la venerazione di tutto il popolo russo.

 

Il pontefice, dopo aver baciato l’icona e aver presieduto la celebrazione in suo onore, ha consegnato la preziosa immagine ad una delegazione vaticana, che la porterà nei prossimi giorni a Mosca. La delegazione sarà guidata dal card. Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani. A Mosca si aggiungeranno mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo di Mosca e presidente della Conferenza dei vescovi cattolici di Russia, e mons. Antonio Pennini, rappresentante vaticano presso la Federazione Russa.

 

Il papa ha dedicato il discorso della tradizionale udienza del mercoledì alla sua personale venerazione all’icona di Kazan: “Molte volte ho invocato la Madre di Dio di Kazan chiedendole di proteggere e guidare il popolo russo” ha detto il papa. Un popolo, quello della Santa Rus’, che “rimase profondamente cristiano, testimoniando con il sangue la propria fedeltà al Vangelo” anche quando “forze avverse si accanirono contro la Chiesa e tentarono di cancellare il nome santo di Dio”. L’icona di Kazan vuole esprimere, ha concluso il pontefice, “il desiderio e il fermo proposito del Papa di Roma di progredire insieme nel cammino di reciproca conoscenza e riconciliazione” in vista dell’“unità piena dei credenti” in Cristo.

 

Dopo il discorso del Papa è stata letta in lingua russa una preghiera del Pontefice alla Madonna di Kazan.

 

 

 

Ecco il testo completo dell'omelia del Papa:

 

Carissimi Fratelli e Sorelle!

 

Come ho annunciato domenica scorsa, il nostro tradizionale incontro settimanale assume quest’oggi una fisionomia particolare. Ci ritroviamo infatti raccolti in preghiera attorno alla venerata Icona della Madre di Dio di Kazan, che sta per intraprendere il viaggio di ritorno verso la Russia da cui è partita un giorno lontano.

 

Dopo aver attraversato diversi Paesi ed aver sostato per lungo tempo presso il Santuario di Fatima, in Portogallo, più di dieci anni fa è giunta provvidenzialmente nella casa del Papa. Da allora ha trovato posto presso di me ed ha accompagnato con sguardo materno il mio quotidiano servizio alla Chiesa.

 

Quante volte, da quel giorno, ho invocato la Madre di Dio di Kazan, chiedendole di proteggere e guidare il popolo russo che le è devoto, e di affrettare il momento in cui tutti i discepoli del suo Figlio, riconoscendosi fratelli, sapranno ricomporre in pienezza l’unità compromessa.

 

Fin dall’inizio, ho desiderato che questa santa Icona facesse ritorno sul suolo della Russia, dove – secondo attendibili testimonianze storiche – è stata per lunghissimi anni oggetto di profonda venerazione da parte di intere generazioni di fedeli. Intorno all’Icona della Madre di Dio di Kazan si è sviluppata la storia di quel grande popolo.

 

La Russia è una nazione da tanti secoli cristiana, è la Santa Rus’. Anche quando forze avverse si accanirono contro la Chiesa e tentarono di cancellare dalla vita degli uomini il nome santo di Dio, quel popolo rimase profondamente cristiano, testimoniando in tanti casi con il sangue la propria fedeltà al Vangelo e ai valori che esso ispira.

 

È perciò con particolare emozione che rendo grazie con voi alla Divina Provvidenza, che mi concede oggi di inviare al venerato Patriarca di Mosca e di tutte le Russie il dono di questa santa Icona.

 

Dica, questa antica immagine della Madre del Signore, a Sua Santità Alessio II e al venerando Sinodo della Chiesa Ortodossa russa l’affetto del Successore di Pietro per loro e per tutti i fedeli loro affidati. Dica la sua stima per la grande tradizione spirituale di cui la Santa Chiesa russa è custode. Dica il desiderio e il fermo proposito del Papa di Roma di progredire insieme con loro nel cammino di reciproca conoscenza e riconciliazione, per affrettare il giorno di quella unità piena dei credenti per la quale il Signore Gesù ha ardentemente pregato (cfr Gv 17, 20-22).

 

Carissimi Fratelli e Sorelle, unitevi a me nell’invocare l’intercessione della Beata Vergine Maria, mentre consegno la sua Icona alla Delegazione che, a nome mio, la recherà a Mosca.

 

 

 

Ecco il testo della preghiera del Papa alla Madonna di Kazan:

 

Gloriosa Madre di Gesù, che «procedi davanti al popolo di Dio sulle vie della fede, dell’amore e dell’unione con Cristo» (cfr Lumen gentium, 63), sii benedetta! Ti chiamano beata tutte le generazioni, perché «grandi cose ha fatto in Te l’Onnipotente e Santo è il suo nome» (cfr Lc 1,48-49).

 

Sii benedetta ed onorata, o Madre, nella tua Icona di Kazan, in cui da secoli sei circondata dalla venerazione e dall’amore dei fedeli ortodossi, essendo diventata protettrice e testimone delle particolari opere di Dio nella storia del popolo russo, a noi tutti molto caro.

 

La Provvidenza divina, che ha la forza di vincere il male e di trarre il bene perfino dalle cattive opere degli uomini, ha fatto sì che la tua santa Icona, scomparsa in tempi lontani, ricomparisse nel santuario di Fatima, in Portogallo. Successivamente, per volontà di persone a Te devote, essa è stata accolta nella casa del Successore di Pietro.

 

Madre del Popolo ortodosso, la presenza in Roma della tua santa Immagine di Kazan ci parla di una unità profonda tra l’Oriente e l’Occidente, che perdura nel tempo malgrado le divisioni storiche e gli errori degli uomini. Eleviamo ora a Te con speciale intensità la nostra preghiera, o Vergine, mentre ci accomiatiamo da questa tua suggestiva Immagine. Con il cuore Ti accompagneremo lungo il cammino che Ti ricondurrà verso la santa Russia. Accogli la lode e l’onore che Ti rende il popolo di Dio che è in Roma.

 

O benedetta tra tutte le donne, venerando la tua Icona in questa Città segnata dal sangue degli Apostoli Pietro e Paolo, il Vescovo di Roma si unisce spiritualmente al suo Fratello nel ministero episcopale, che presiede quale Patriarca alla Chiesa ortodossa russa. E Ti chiede, Madre Santa, di intercedere affinché si affretti il tempo della piena unità tra l’Oriente e l’Occidente, della piena comunione tra tutti i cristiani.

 

O Vergine gloriosa e benedetta, Signora, Avvocata e Consolatrice nostra, riconciliaci con il tuo Figlio, raccomandaci al tuo Figlio, presentaci al tuo Figlio! Amen.

 

 

 

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