PGS ovvero lo sport in chiave salesiana da Giovani per i Giovani

L'associazione nazionale 'Polisportive Giovanili Salesiane' P.G.S. é un ente nazionale di promozione sportiva. L'associazione PGS ha un carattere spiccatamente educativo e sviluppa le dimensioni educative, culturali, sociali, politiche dell'attività sportiva all'interno di un articolato progetto di uomo e di società...

PGS ovvero lo sport in chiave salesiana da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 07 maggio 2005

 Che cos’è la PGS? Questa è la domanda a cui vorrei rispondere. Ho sbirciato nel sito www.juvenilia.it… e sono nati in me nuovi quesiti.  Ve li vi propongo…

 

Che cos’è la PGS?

L'associazione nazionale 'Polisportive Giovanili Salesiane' P.G.S. é un ente nazionale di promozione sportiva. L’associazione PGS ha un carattere spiccatamente educativo e sviluppa le dimensioni educative, culturali, sociali, politiche dell'attività sportiva all'interno di un articolato progetto di uomo e di società ispirata alla visione cristiana della persona umana e della vita, al sistema preventivo di Don Bosco e gli apporti della tradizione educativa salesiana.

 

Come viene visto lo sport nell’ottica delle PGS?

Lo sport è un’attività che esprime gioia di vivere, tensione a realizzare compiutamente se stessi attraverso l’impegno personale, l’incontro e il confronto con gli altri, il rapporto con la natura e l’ambiente sociale. Lo sport è veramente degno della persona umana quando favorisce lo sviluppo ordinato e armonico del corpo al servizio dello spirito, quando costituisce una competizione intelligente e formativa che stimoli l’interesse e l’entusiasmo e quando resta sorgente di piacevole interesse. Appare fin troppo evidente che lo sport debba essere un momento importante per una sana crescita fisica e, quindi, tutto ciò che riguarda l’aspetto del benessere fisico è dato per scontato. Inoltre, l’elemento mentale risulta essere di importanza fondamentale nello sport; parlare di aspetto mentale significa saper riconoscere l’importanza di elementi emotivi e cognitivi che, se ben incanalati, sono fondamentali per un corretto rapporto con lo sport. Ci preme qui sottolineare quanto il corpo sia importantissimo come mediatore in generale delle sensazioni psichiche e, in particolare, quelle affettive.

 

In che modo il momento sportivo può diventare momento educativo?

Dal nostro punto di vista, dalla prospettiva educativa dell’animazione, lo sport diventa educativo quando è collocato all’interno di una progettualità educativa. Lo sport come vendita di pacchetti di consumo del tempo e di attività… non rientra in questa prospettiva. La intenzionalità educativa va giocata tutta e consapevolmente all’interno di un progetto che ritrova nello sport, dal punto di vista metodologico, una risorsa preziosa in campo educativo che mette insieme una serie di obiettivi educativi importanti con una serie di attività interessanti anzitutto per la persona. Lo sport dentro una progettualità educativa è denso di obiettivi, di capacità e competenze personali da acquisire e consolidare, di esperienze da vivere e di attività da svolgere fortemente strutturate, di relazioni tra persone da gestire e di comunicazione da attivare. La ricchezza e la densità educativa dello sport può emergere quando esso diventa cultura sociale liberatrice, quando esso diventa percorso culturale, e non prodotto commerciale.

 

Quali risultano essere i valori su cui si fonda la pratica di uno sport?I valori risultano essere la cultura del corpo e dello star bene col corpo, la cultura della cura e del rispetto di sé e dell’altro; la cultura del “tempo della libertà” riscattato al “tempo della necessità”. La cultura della fruizione al di là della sola prestazione. La cultura del gioco e dell’incontro che sboccia al di là e oltre i tempi e le regole della produzione e delle relazioni formali e mercantili. Ma anche la cultura dell’incontro, dello star bene insieme nella informalità, dell’universalità e dell’incontro con le differenze, come antidoto all’isolamento e alla ricerca individualistica. La cultura della festa, del gratuito e della convivialità. Questi appaiono oggi i sentieri culturali che radicano lo sport dentro la cultura sociale.

 

 

In che modo le PGS si propongono di promuovere lo sviluppo psico-fisico dell’atleta?

– La prima è quella della individuazione e prevede: l’accettazione di se stessi; la consapevolezza della propria libertà; l’incontro con il proprio corpo; la libertà dello sport.

– La seconda è quella della solidarietà e prevede: il coinvolgimento emotivo negli altri; l’assunzione di responsabilità; la scelta della non violenza; la disponibilità al volontariato.

– La terza strada è quella del senso della vita e prevede: la percezione dei limiti; la scommessa sulla vita; la fatica della progettualità; una visione ludico-festosa.

 

Renzo Moreale

http://www.juvenilia.it

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