Il Papa non interagisce con altri utenti, i suoi tweet, soprattutto quelli in spagnolo, sono ritwittati in media oltre 11 mila volte, facendo di lui il più influente leader mondiale presente sul social network.
“Twiplomacy”, la più importante ricerca sull’utilizzo di Twitter da parte dei leader mondiali è stata diffusa oggi dall’agenzia di comunicazione Burson-Marsteller.
Analizzando 505 account governativi in 153 Paesi, primo in classifica il presidente statunitense @BarackObama, leader mondiale con più seguito su Twitter con oltre 33 milioni di followers e, nonostante circa un terzo (148) di tutti i leader e i governi mondiali lo seguono, lui si può permettere di non fare altrettanto. Gli unici leader seguiti da Obama sono il norvegese Jens Stoltenberg e il russo Dimitry Medvedev.
Jeremy Galbraith, amministratore delegato di Burson-Marsteller per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, ha commentato lo studio dichiarando che “Mostra come Twitter e i social media in generale siano diventati parte integrante di ogni rete di comunicazioni governative”. Aggiungendo: “Evidentemente Twitter non è l’unico canale di comunicazione e non sostituirà gli incontri faccia a faccia ma permette una relazione diretta e alla pari. Mi aspetto che un crescente numero di imprese e di amministratori adottino in futuro questi nuovi strumenti che mantengono in contatto i nostri governi a livello globale”.
Anche il Papa è presente in questo rapporto, come altrimenti dato che la capacità comunicativa di Francesco ha sconvolto il mondo dei media. Il profilo papale @pontiflex è partito con il suo predecessore Benedetto XVI ma ha avuto un balzo in avanti dalla sua elezione facendolo diventare il secondo leader mondiale più seguito con oltre sette milioni di followers nei suoi nove diversi account. Il Papa non interagisce con altri utenti, i suoi tweet, soprattutto quelli in spagnolo, sono ritwittati in media oltre 11 mila volte, facendo di lui il più influente leader mondiale presente sul social network. A confronto i Tweet di @BarackObama sono ritwittati in media solo 2,309 volte malgrado l’enorme numero di contatti.
Lo studio ha rivelato che Twitter è ormai per i leader mondiali un formidabile strumento di diffusione della loro immagine.
Matthias Lüfkens, responsabile Burson-Marsteller del settore digitale, responsabile esecutivo EMEA e autore del report “La gente vuole dialogare con i leader su Twitter. E’ sbalorditivo osservare come gli account con il maggior numero di contatti abbiano la minor interazione con altri utenti”.
La relazione dice che esistono 227 account personali e 76 leader mondiali inviano personalmente tweet, del G8 solo uno non ha un account personale mentre tutti i governi del G20, tranne uno, hanno una presenza ufficiale su Twitter.
Oltre tre quarti (77.7%) dei leader mondiali ha un account su Twitter e due terzi (68%) condividono il contatto con i loro pari.
Triste notare che in questa classifica non c’è traccia del nostro paese. L’account del Quirinale ha all’attivo 243 Tweets, 250 account seguiti e seguito da 31977 utenti, il neo premier Enrico Letta va meglio: 1477 Tweets, 1919 Following e 143720 Followers.
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