Carissimi giovani,
del 01 gennaio 2002
Carissimi giovani,
contemplare un bellissimo panorama, le colline verdi e il mare azzurro con le onde bianche, mi fa pensare a Gesù in mezzo alla moltitudine. Guardandovi in faccia, con gli occhi di Gesù, vi dico con tutto il mio cuore: «Giovani, vi amo! I love you! ».
Voglio ispirarmi al Vangelo di san Giovanni, capitolo 6, per parlarvi oggi. Alzatevi, ascoltate la parola di Gesù:
«Gesù, alzati gli occhi e vista molta gente venire a sé, dice a Filippo: "Da dove potremo comperare pane per sfamare costoro?". Questo lo diceva per metterlo alla prova; egli infatti ben sapeva quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: "Duecento denari di pane non bastano per dame un pezzetto a ciascuno". Gli dice uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simone Pietro: "C'è qui un ragazzetto che ha cinque pani d'orzo e due pesci. Ma che cos'è questo per così tanta gente?". Disse Gesù: "Fateli sedere!". L'erba in quel luogo era abbondante. Si sedettero dunque gli uomini, all'incirca cinquemila. Gesù prese allora i pani e, rese grazie, li distribuì a coloro che erano seduti; ugualmente fece dei pesci, quanti ne vollero» (Gv 6,5-11)
Nel cammino verso il Giubileo del 2000, cerchiamo chi è Gesù, perché lo amiamo, come lasciarci amare da Gesù, fino a seguirlo nel radicalismo delle nostre scelte, senza pensare alla lunghezza del percorso, alla stanchezza della marcia sotto il sole d'estate, alla lontananza di ogni conforto?
Il Santo Padre ha scritto: «In comunione con tutto il popolo di Dio che cammina verso il grande Giubileo dell'anno 2000, vorrei invitarvi quest' anno a fissare lo sguardo su Gesù, Maestro e Signore della nostra vita, mediante le parole registrate nel vangelo di Giovanni: "Maestro, dove abiti?" "Venite e vedrete" (Gv 1,38-39)» (Messaggio per la XII giornata mondiale della Gioventù, 1997).
Come giovane, prete, vescovo, ho già percorso una parte del cammino, a volte nella gioia, a volte nella sofferenza, in prigione, ma sempre portando in cuore una speranza traboccante.
Ero imbarazzato quando mi è stato chiesto di raccontare la mia esperienza della sequela di Gesù. Non è bello parlare di se stessi. Ma ricordo che, in un suo scritto, il compianto cardinale Suenens, ha chiesto a Veronica: «Lei mi lascia parlare della sua vita solo oggi, perché prima non l'ha accettato? ». «Perché adesso capisco che la mia vita non appartiene a me, ma tutta a Dio; Dio può disporne come vuole per il bene delle anime ». Giovanni Paolo II ha condensato bene questo pensiero nel titolo della sua autobiografia: Dono e mistero, come Maria lo ha fatto nel Magnificat.
Allora, carissimi giovani, faccio come nel brano del Vangelo, dove Gesù offre cinque pani e due pesci: è niente davanti a una folla di migliaia di persone, ma è tutto suo, e Gesù fa anche tutto, è dono e mistero. Come il ragazzo del brano evangelico, riassumo la ,mia esperienza in sette punti: 5 pani e 2 pesci. E niente, ma è tutto ciò che ho. Gesù farà il resto.
Più volte soffro interiormente perché i mass media vogliono farmi raccontare cose sensazionali, accusare, denunciare, eccitare la lotta, la vendetta... Questo non è il mio scopo. Il mio più grande desiderio è di trasmettervi il mio messaggio dell' Amore, nella serenità e nella verità, nel perdono e nella riconciliazione. Voglio condividervi le mie esperienze: come ho incontrato Gesù in ogni momento della mia esistenza quotidiana, nel discernimento tra Dio e le opere di Dio, nella preghiera, nell' eucaristia, nei miei fratelli e nelle mie sorelle, nella Vergine Maria, guida del mio cammino. Insieme a voi voglio gridare: «Viviamo il testamento di Gesù! V archi amo la soglia della speranza! ».
Roma, 2 febbraio 1997 Festa della Purificazione di Maria
Vietnam: Popolazione: 75.000.000
Cattolici: 6.000.000
3 Arcidiocesi e 22 diocesi
François-Xavier Nguyen Van Thuan, vescovo a Nhatrang dal 1967 al 1975, arcivescovo coadiutore a Saigon dal 1975, fu arrestato a Saigon il 15 agosto 1975 e detenuto nelle carceri di: Saigon, Nhatrang, Saigon, Haipong ldicembre 1976), Vinh Phu (dicembre 1976), Hanoi (1977-1988). È stato liberato il 21 novembre 1988.
card. François Xavier Nguyen van Thuan
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