Ricominciare è come dire "sì" ogni volta e ripartire con un bagaglio sempre più ricco dato dall'esperienza. Così avverrà tra pochi giorni per i docenti italiani che si ritroveranno dopo le vacanze estive a scuola. Ma con quali atteggiamenti e quali propositi? Quale entusiasmo e quali forze messe in campo da ciascuno?
Ricominciare è come dire "sì" ogni volta e ripartire con un bagaglio sempre più ricco dato dall'esperienza. Così avverrà tra il giorno 1 e il giorno 3 settembre per i docenti italiani che si ritroveranno dopo le vacanze estive a scuola. Purtroppo non tutti avranno questa possibilità, perché le cattedre non bastano, perché le politiche scolastiche non sono mai state il fiore all'occhiello della politica del nostro Paese. Comunque la scuola riprende e si rinnova la scommessa sull'educazione! Con quali atteggiamenti e quali propositi? Quale entusiasmo e quali forze messe in campo da ciascuno? Mi sto preparando anch'io a questo nuovo inizio e, per non apparire solo un teorico, condivido qui le mie scelte, le mie motivazioni, le mie strategie e qualche regola che vorrei darmi non in ordine di importanza:
1. È il lavoro che ho scelto, per il quale ho faticato e anche sofferto, vale la pena che lo svolga nel migliore dei modi.
2. È uno dei lavori più belli al mondo, cercherò di non dimenticarlo nei momenti difficili e di stanchezza.
3. Ritroverò tra i colleghi alcuni amici, dunque non sarò in un luogo ostile da cui fuggire appena possibile.
4. Potrò costruire nuovi legami con altri colleghi e sarà l'occasione per fare di un posto di lavoro anche un posto di piacevoli relazioni significative.
5. Il mio primo problema non sarà l'orario o il giorno libero, ma come potrò mettere in gioco la mia persona e le mie competenze nel gruppo docenti.
6. Non mi lamenterò delle vacanze passate in fretta, ma ringrazierò per averle avute e perché poche categorie hanno tante ferie.
7. Durante i Consigli vari parteciperò con interesse e in modo propositivo non perdendomi in chiacchere e non scadendo in litigi.
8. Non dirò che la scuola fa schifo, piuttosto mi impegnerò a renderla migliore perché mi sta a cuore.
9. Non vivrò di rendita dal punto di vista culturale e formativo, so che ogni giorno devo prepararmi e studiare per la mia crescita e per quella degli studenti.
10. Avrò l'umiltà di chiedere consigli a chi ha più esperienza, di chiedere scusa quando sbaglierò anche agli alunni, di fare un passo indietro o il primo passo quando necessario.
11. Saprò lottare per ciò in cui credo, perché non sia una scuola generalista, nichilista e del "qualunque cosa va bene".
12. Considererò il Preside una guida, i Colleghi dei compagni di viaggio, il Personale non docente non inferiore a me, gli alunni continua fonte di ispirazione e motivo di sfida educativa, le famiglie degli alleati.
13. Gli studenti sono persone e non numeri di un elenco; mi impegnerò a creare relazioni educativamente significative, liberanti e formative.
14. La mia disciplina è importante, ma scruterò nella vita e nel quotidiano per trovare importanti percorsi per l'insegnamento.
15. Cercherò di «volere bene, volere il bene, volerlo bene, facendolo bene».
16. Quando non riuscirò a mettere in pratica tutto questo o una parte, vedrò di rimboccarmi le maniche e ricominciare di nuovo dicendo ancora "sì".
Marco Pappalardo
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