La situazione generale in Nigeria è gravissima: nel paese c'è di fatto un conflitto doloroso e sanguinoso tra le due comunità cristiana e musulmana, con decine e molte volte anche di centinaia di morti.
del 01 marzo 2002
Lunedì 14 Gennaio 2002 si è tenuta nello Stato del Sokoto, Nigeria nord-occidentale, la seduta d'appello sul caso Safiya Husseini Tungar Tudu, la donna nigeriana di 30 anni condannata in primo grado alla lapidazione con l'accusa di adulterio e di cui si è molto parlato in questi ultimi tempi grazie alla notevole risonanza che questa storia ha avuto in tutto il mondo. La tesi della difesa si è basata sia sul fatto che si é trattato di violenza carnale sia sul fatto che in ogni caso il reato sarebbe stato compiuto prima dell'introduzione della Sharia (legge islamica di 1400 anni fa).
La situazione generale in Nigeria è gravissima: nel paese c'è di fatto un conflitto doloroso e sanguinoso tra le due comunità cristiana e musulmana, con decine e molte volte anche di centinaia di morti. Il Ministro della Giustizia che ha difeso Safiya e promesso che non avrebbe permesso l'esecuzione della donna, è stato assassinato a casa sua il 23 Dicembre 2001. L'8 Gennaio 2002, il segretario particolare del presidente dell'Alta Corte Federale Nigeriana è stato assassinato, per strada nella capitale Abuja, con una pugnalata alla schiena. Anche lui si era distinto nella difesa di Safya ed aveva preso posizioni contro l'applicazione della Sharia. Il 26 gennaio poi, è stata assolta e liberata Hafsatu Abubakar, una diciottenne condannata a morte per adulterio come Safiya.L’esito del processo d'appello ha portato un vero e proprio colpo di scena. Mentre in un primo momento Safiya sosteneva d’essere stata violentata, la donna ha dichiarato di fronte al tribunale competente che sua figlia sarebbe stata concepita nel rapporto con il suo ex marito. Se così fosse, la donna sarebbe scagionata e il reato di adulterio non ci sarebbe. Il presidente della corte d’appello islamica dello Stato di Sokoto ha aggiornato la seduta al 18 marzo per dare tempo all’accusa di esaminare la veridicità di quanto dichiarato da Safiya. Va ricordato che finora nello Stato di Sokoto sono state eseguite delle amputazioni per reati di furto, ma non è mai stata lapidata alcuna donna per adulterio come prescritto dalla Sharìa (legge islamica). La donna attualmente è libera di vivere con i suoi familiari in attesa della sentenza.
E’ ancora possibile dare la nostra adesione e mandare un appello: basta andare al sito seguente e seguire le istruzioni successive:
http://www.nigerianmission.org/_vti_bin/shtml.dll/feedback.htm
Per chi è poco pratico di Internet e/o non conosce l'inglese, spiego:
Sulla pagina troverete la scritta: 'What kind of comment would you like to send?' Selezionate “SUGGESTION”. Alla domanda: 'What about us do you want to comment on?', sullo spazio libero dopo 'OTHER' scrivete: 'Safiya Hussaini'. Nel riquadro successivo scrivete: 'WE WANT SAFIYA HUSSAINI ALIVE!'
Completate con i vostri dati e spedite!!
Francesco Rebuli
http://www.nigerianmission.org/_vti_bin/shtml.dll/feedback.htm
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