Oggi 25 aprile si festeggia san Marco, Patrono di Venezia e dell'ispettoria salesiana dell'Italia Nord-Est. Scopriamo un po'...
San Marco evangelista nacque probabilmente in Israele intorno al 20 d.C. e morì, secondo fonti storiche, ad Alessandria d'Egitto nella seconda metà del I secolo d.C. Gli Atti di Marco (un apocrifo del Nuovo Testamento sull'evangelista Marco, scritto nel IV o V secolo) riferiscono che il 24 aprile del 68 Marco venne legato con delle corde al collo e trascinato dai pagani per le vie di Alessandria; morì in carcere il giorno successivo dopo aver subito nuovamente la tortura.
Secondo una leggenda due mercanti veneziani, nell'828, avrebbero portato a Venezia le spoglie dell'evangelista nascondendole in un cesto di ortaggi e di carne di maiale.
Dopo pochi anni iniziò la costruzione della Basilica, intitolata al santo, che secondo la tradizione e varie fonti, ne ospita le reliquie.
Il simbolo di san Marco, il leone, rappresenta la risurrezione. La leggenda narra che un angelo dalle sembianze di leone alato avrebbe rivolto al santo, naufrago nelle lagune, le parole "Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum" (Pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo.) La Repubblica di Venezia assunse il leone alato, come suo emblema.
Il 25 aprile, a Venezia, solenni celebrazioni festeggiano il patrono San Marco, mentre gli innamorati ricordano anche una leggenda romantica avente per protagonisti Maria e Tancredi. Nella seconda metà dell'VIII secolo, Maria, figlia del doge Angelo Partecipazio, per far accettare al padre il giovane Tancredi, aveva spinto il ragazzo ad andare a combattere contro gli arabi in Spagna, con l'esercito di Carlo Magno, per guadagnare fama e gloria. Tancredi partì e si distinse per il suo valore in guerra, ma, colpito dal nemico, cadde sanguinante sopra un roseto dal quale, prima di spirare, colse una rosa. Chiese con un filo di voce all'amico Orlando di portare quel bocciolo, tinto del suo sangue, a Venezia alla sua amata Maria. Maria prese la rosa e il giorno dopo, il 25 aprile, fu trovata morta con il fiore stretto sul cuore.
Il gesto di donare una rosa rossa alla donna amata, nella ricorrenza di San Marco, ricorda questa leggenda che i veneziani si tramandano da tanti secoli.
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Tratto da: live.comune.venezia.it
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