Alcuni pensieri di Benedetto XVI sui genitori di Maria...
La Chiesa celebra il 26 luglio la festa dei genitori della Vergine, i Santi Anna e Gioacchino, i nonni di Gesù.
“Vecchi”, cioè un peso. Tranne qualche eccezione, improduttivi. Per la loro salute malferma, troppo costosi per le casse pubbliche. Quasi tutti vittime inermi del gap tecnologico tra loro e un progresso che si aggiorna ormai di ora in ora e dunque tagliati fuori dal modo in cui il mondo oggi si muove, parla, comprende.
Sono queste alcune delle immagini con le quali un attuale e diffuso sentire comune etichetta gli anziani.
Non così la Chiesa che invece ha sempre avuto nei riguardi dei nonni un’attenzione particolare, riconoscendo loro una grande ricchezza sotto il profilo umano e sociale, come pure sotto quello religioso e spirituale. In passato i nonni avevano un ruolo importante nella vita e nella crescita della famiglia. Anche quando l’età avanzava, essi continuavano ad essere presenti con i loro figli, con i nipoti e magari i pronipoti, dando viva testimonianza di premura, di sacrificio e di un quotidiano donarsi senza riserve. Erano testimoni di una storia personale e comunitaria che continuava a vivere nei loro ricordi e nella loro saggezza.
Almeno per i cristiani, risplenda l’icona per eccellenza: quella di Anna e Gioacchino che, in qualsiasi interpretazioni artistica li ritragga, appaiono mentre circondano amorevolmente la loro piccola Maria. Non è difficile allora immaginarli circondare con lo stesso amore il “nipotino” Gesù, svolgendo quel ruolo in parte dimenticato da una società ubriacata dal mito dell’eterna efficienza, che con leggerezza lascia che un bambino preferisca la compagnia di un pc a quella di un nonno.
Il compito educativo dei nonni è sempre molto importante, e ancora di più lo diventa quando, per diverse ragioni, i genitori non sono in grado di assicurare un’adeguata presenza accanto ai figli, nell’età della crescita.
Affido alla protezione di Sant’Anna e San Gioacchino tutti i nonni del mondo, indirizzando ad essi una speciale benedizione. La Vergine Maria, che – secondo una bella iconografia – imparò a leggere le Sacre Scritture sulle ginocchia della madre Anna, li aiuti ad alimentare sempre la fede e la speranza alle fonti della Parola di Dio.
Benedetto XVI
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