Al di là del percorso vero e proprio che ci ha visto scorazzare assetati per più di 60 km fra sconosciute stradicciole di campagna, quello che abbiamo vissuto è stato un percorso ispirato alla vita di una grande santa: Caterina da Siena. Non è stato facile seguire l'itinerario spirituale propostoci: in certi momenti la fatica si faceva proprio sentire! Ma negli ultimi giorni...
del 01 gennaio 2002
Quello di Siena è stato un pellegrinaggio che aspettavamo da tempo, chi per studio, chi per lavoro… Entrambi eravamo molto stanchi e scarichi spiritualmente…
Alla fine del pellegrinaggio eravamo sicuramente ancora più stanchi fisicamente… Spiritualmente, invece, potevamo contare sulla raccolta di alcune piccole perle che stiamo tuttora scoprendo in tutto il loro valore.
Fin dalla partenza è stato bello trovare alcune vecchie conoscenze e con i “nuovi” non è certo stato difficile prendere confidenza. Ad aiutare la formazione del gruppo c’è stato sicuramente il fatto di doversi arrangiare in tutto e per tutto (diretti comunque da un prontissimo Emilio!) e di doversi adattare a dormire e mangiare non proprio in hotel a 4 stelle. Ad ogni modo ognuno, chi più chi meno, ha trovato il suo ruolo anche nel servizio, elemento molto importante in una esperienza di pellegrinaggio.
I luoghi che abbiamo visitato erano di una bellezza unica sia dal punto di vista architettonico (basti pensare alla meta del nostro viaggio, Siena, oppure a Montalcino e il luogo d’inizio del viaggio: l’Abbazia di Sant’Antimo), sia dal punto di vista naturale: i colli senesi, che si perdevano a vista d’occhio creando dei sinuosi ghirigori, davano una pace e una tranquillità che solo un deserto può dare, ma allo stesso tempo erano ricchi di vita, di piccole “oasi” e di gente simpaticissima.
Al di là del percorso vero e proprio che ci ha visto scorazzare assetati per più di 60 km fra sconosciute stradicciole di campagna, quello che abbiamo vissuto è stato un percorso ispirato alla vita di una grande santa: Caterina da Siena. Non è stato facile seguire l’itinerario spirituale propostoci: in certi momenti la fatica si faceva proprio sentire! Ma negli ultimi giorni, quando abbiamo incominciato quasi a condividere la stessa passione che Caterina provava per la Chiesa, concepita come vero e proprio Corpo di Cristo, tutto è apparso più chiaro. In particolare un aspetto che per certi versi nessuno aveva mai espresso in modo così chiaro: il fatto che ognuno di noi può dare il suo contributo alla Chiesa con la sua particolare vocazione e quindi la Chiesa è di tutti e solo così può diventare vera comunità Cristiana. Vocazione che ognuno di noi è tenuto a cercare e, per trovarla, a pregare.
Un altro aspetto affascinante della storia di Caterina è il suo “combattere” con Dio per ottenere la misericordia e quindi la salvezza per sé stessa, per gli uomini e per la Chiesa, una lotta frutto di una fede che crede fino in fondo che Dio sia amore.
L’ultima perla però l’ho scoperta proprio in questi giorni… Io e Krizia l’8 Dicembre ci sposeremo (a proposito vi aspettiamo tutti alla Chiesa di Sarzano -RO- alle ore 11, mi raccomando!!!) e sinceramente molte persone anche vicine avevano espresso alcune perplessità dovute al fatto che non eravamo ancora “sistemati” dal punto di vista economico e che eravamo troppo giovani. Beh, proprio in questi giorni Krizia si laureerà e io sono riuscito a trovare un buon lavoro… Cosa c’entra direte voi? Pensando a questo che ci sta succedendo mi sono venute in mente le parole di Fra Pierino, incontrato proprio all’inizio dei nostri Esercizi Spirituali, il quale ci ha parlato del fatto che la vita al contrario di un viaggio può essere percorsa una volta sola: è con questa consapevolezza che deve essere vissuta. Ecco, a volte penso che magari abbiamo rischiato un po’, ma se una cosa è fatta nel nome del Signore lui non può sbagliare e vale proprio la pena di rischiare.
Paolo e Krizia
Paolo Raimondi, Krizia
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