Tre pennellate con un po' di latino

Caro Magdi Cristiano, non è forse l'avversario che ti ha portato a questa scelta? Quel nemico che a volte si nasconde anche dietro il colletto dei preti (e non solo).

Tre pennellate con un po’ di latino

 

“Guardo negli occhi Gesù e i tanti amici cattolici che proveranno amarezza e reagiranno con disapprovazione”

Lettera aperta di risposta all’editoriale del 25 marzo 2013 firmato Magdi Cristiano Allam

 

Carissimo Magdi Cristiano,

fratello amato e scelto in nostro Signore Gesù Cristo:

la vera pace sia con te. 

          Sì, faccio parte di quei “tanti amici cattolici che proveranno amarezza e reagiranno con disapprovazione” a causa della tua scelta, come scrivi nell’articolo di oggi. Amaro in bocca, è vero. La disapprovazione invece è tutta da capire. Direi piuttosto dispiacere per la situazione difficile, sofferta e dolorosa che stai attraversando.

          Disapprovazione da interpretare, in quanto è proprio vero: hai ragione tu nel dire che la Chiesa cattolica è piena di difetti e, diciamolo pure onestamente, di peccati. Sai, mi ci è voluto un bello sforzo qualche istante fa a scrivere Chiesa con la “C” maiuscola: ma così è! Perché per “Chiesa cattolica” intendo una mamma nella fede; un insieme di fratelli e di sorelle che, con le loro preghiere e le loro sofferenze, realmente sostengono il mondo. Anche il mondo di noi fragili e peccatori, perché loro stessi intimamente uniti a Cristo. Una madre, dei fratelli, delle sorelle, insomma delle persone che non perderanno mai (anche se lo volessero, lo decidessero consapevolmente e lo rendessero pubblico!), non perderanno mai la loro dignità, il loro valore di figli amati da Dio. In estrema sintesi: Magdi Cristiano, sei figlio amato di Dio, rinato alla vita nella Chiesa cattolica. Anche se tu lo rifiutassi! È qui il cuore di questa lettera.

          Tre pennellate con un po’ di latino, che alle volte offre una sintesi ed un’efficacia che nemmeno lunghe trattazioni possono sostituire. Gli antichi padri, da sant’Agostino a tutti gli altri, dicevano: Ecclesia casta meretrix. Ecclesia semper reformanda. Nonostante tutto e a sostegno del mondo intero, Ecclesia sponsa Christi. Nella Chiesa cattolica è presente la contraddizione, di cui tu stai vivendo interiormente e personalmente il dramma, tra il peccato dei singoli e delle comunità da una parte, dall’altra il dono di Dio che è gratuito, preveniente e irrevocabile. Gratis: oltre ogni nostra possibilità di pagare. Prima che a noi nemmeno venisse minimamente in mente di meritarcelo. Al di là di ogni nostra scelta di andarcene. Ma allora… c’è libertà e responsabilità? Sì, libertà di scegliere. Libertà per costruire. Ma libertà – si spera – nell’amore di Dio che si fa carne e ci rende possibile un fiume di doni di Dio (Grazia!) che ci permettono di vivere.

          L’affetto fraterno che porto per te mi spinge a provare un dispiacere immenso, anzi un fastidio proprio per le speculazioni negative e le strumentalizzazioni che già accompagnano la tua scelta sui vari forum, blog e testate giornalistiche. D’altra parte, c’è anche il segno della stima della gente nei tuoi confronti. Del disorientamento di quelli fragili nella fede che vedono in te, nelle tue scelte un segno di speranza. Siamo statisticamente proprio pochi, ma ci siamo. Diversi in questi giorni mi stanno contattando, increduli a loro volta.

Caro Magdi Cristiano,

          non è forse l’avversario (lui sì merita il minuscolo, anche se esiste, agisce ed è una persona) che ti ha portato a questa scelta? Quel nemico che a volte si nasconde anche dietro il colletto dei preti (e non solo). Ma non lasciamolo vincere! Magdi Cristiano, torna sui tuoi passi, te ne prego da amico. Non serve che lo sbandieri. “Basta” che tu lo faccia di vero cuore. Il “come e dove” te lo suggerirà la tua coscienza e l’aiuto di persone sagge. Poi non preoccuparti: guarda che vengo a trovarti! E dopo Sentirsi amati di H.J.M. Nouwen, ti regalo molto volentieri un libro-antologia di S. Xeres, Una Chiesa da riformare: una Chiesa cattolica che può cominciare a riprendere vita anche in te e grazie a te. La Chiesa, la si riforma da dentro! Cercando di uscirne, si fa altro, ma non si costruisce in Cristo. È vero, tu puoi anche smettere di credere nella Chiesa cattolica, ma la Chiesa cattolica – quella vera – la Sposa di Cristo, la Chiesa dei martiri, dei santi e dei testimoni autentici non si stanca di te, non smette di venire a cercarti continuamente, nonostante e all’interno dei tuoi dubbi, ferite e delusioni. Ti assicuro che siamo in tanti ad aspettarti, a cominciare dai bimbi scalmanati del catechismo che qualche mese fa, vedendo una tua foto del battesimo, mi hanno chiesto: “Perché quel signore porta la sciarpa bianca?” Tu lo sai bene… E io cosa gli racconto adesso? 

Sono sacerdote salesiano, dunque appartengo a Cristo, a don Bosco, alla Chiesa cattolica.

Ma proprio aggrappandomi all’amore di Cristo, alla carità pastorale di don Bosco e ai santi (specialmente quelli umili e magari ignoti) della Chiesa cattolica,

e siccome tra i doni di Dio (che sono irrevocabili) c’è la nostra amicizia e stima reciproca,

ti saluto come tuo, in Cristo,

don Paolo Mojoli

 

don Paolo Mojoli

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