Oggi, 18 maggio, papa Wojtyla avrebbe compiuto 85 anni. Tanti gli omaggi preparati per lui, ad iniziare dall'intitolazione a lui di una vetta sul Gran Sasso, dove il papa sciatore amava trascorrere momenti di riposo e di contatto con la natura.
del 18 maggio 2005
Diciotto maggio: ottantacinque anni fa nasceva a Wadovice (Polonia) Karol Wojtyla, divenuto 58 anni dopo papa della Chiesa di Roma. Oggi, a poco più di un mese dalla sua morte, saranno numerose le iniziative che ricorderanno questa data e con essa uno dei papi che più ha influito sulla storia del suo tempo. Si va da un concerto a Santa Maria Maggiore (in quella Roma che mesi fa aveva previsto dei grandi fuochi di artificio per festeggiare il compleanno di Giovanni Paolo II) fino ad una mostra a Cincinnati (Usa), passando per l’inaugurazione di una statua in Uruguay e la dedicazione del sagrato della nuova chiesa di San Giovanni Rotondo. Ma a ricordare papa Wojtyla sarà anche e soprattutto l’Abruzzo, sulle cui cime lo sciatore Karol Wojtyla ha trascorso momenti di relax e di intimo contatto con la natura.
 
Questa mattina, una vetta del massiccio del Gran Sasso, chiamata finora, in modo informale, 'Gendarme', assumerà ufficialmente il nome di “Sentiero Papa Wojtyla”. Il percorso permette di raggiungere la vetta della montagna (a quota 2424 metri) partendo dalla chiesetta medioevale di San Pietro della Ienca, dove il pontefice ha spesso sostato in preghiera durante le escursioni compiute nell'Appennino abruzzese. La cerimonia, voluta dal comitato “Cima Giovanni Paolo II”, guidato dal ministro Gianni Alemanno, sarà presieduta dal card. Jose' Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Lo stesso al quale Benedetto XVI ha comunicato, non più tardi di cinque giorni fa, la dispensa dall’attesa di cinque anni per l’avvio della causa di beatificazione e di canonizzazione del suo predecessore.
 
Sulla vetta, dopo la celebrazione e alla presenza delle autorità civili e religiose, verrà scoperta e benedetta una Croce commemorativa, con al centro l'effigie di Giovanni Paolo II e il suo stemma, circondata dall'immagine dei quattro patroni dell'Aquila: S. Massimo d'Aveia martire, Sant'Equizio Amiternino abate, San Pietro Celestino V e San Bernardino da Siena. Si procederà anche alla benedizione della stele posta all'inizio del 'Sentiero Papa Wojtyla'.
 
La gioia della comunità abruzzese è espressa chiaramente dal sindaco dell’Aquila Biagio Tempesta: “Un giorno straordinario per la citta' dell'Aquila quello che si celebra a San Pietro della Ienca: il Gran Sasso e l'intero territorio del capoluogo d'Abruzzo sono per sempre legati all'immensa figura di papa Giovanni Paolo II, che tante volte ha onorato, con la sua presenza, proprio le nostre montagne''. Quelle montagne - ricorda il sindaco - che, con il loro ''silenzio e il candore delle nevi ci parlano di Dio e ci additano la via della contemplazione, non solo come strada maestra per fare esperienza del Mistero, ma anche quale condizione per umanizzare la nostra vita e i reciproci rapporti'' (le parole sono una citazione di quelle che Giovanni Paolo II pronunciò in occasione della sua visita a Campo Imperatore, quando dodici anni fa benedì la Chiesetta degli Alpini).
 Un compleanno ad alta quota, dunque, per Karol Wojtyla, che ad andare ad 'alta quota', a puntare in alto, in altissimo, in fondo, c'era abituato. E allora, buon compleanno, Giovanni Paolo.
Stefano Caredda
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