“...che Sufia(ragazza che costruisce sgabelli) guadagnasse l'equivalente di due centesimi di dollaro al giorno: questo fatto lo trovavo sconvolgente. Nei miei corsi universitari ragionavo in termini di miliardi,ma lì, sotto i miei occhi, la vita o la morte si giocavano sui centesimi.”(Muhammad Yunus, Il banchiere dei poveri).
del 12 dicembre 2002
 
BANCA: perché offre servizi come un qualsiasi Istituto di credito, sia per chi investe che per chi chiede il credito. 
POPOLARE: perché vuole essere la Banca di tutti (oggi 15mila soci), di chi ne condivide le finalità e vuole essere vicino agli emarginati. 
ETICA: perché è trasparente e investe in modo chiaro e finalizzato, specialmente negli ambienti dove il credito è più difficile averlo, e chiedendo agli investitori solo denaro 'pulito'. 
La Banca Popolare Etica si ispira nelle sue finalità ai principi della Finanza Etica gestendo le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti verso la realizzazione del bene comune della collettività. La Finanza Etica ribalta il senso comune di 'denaro=accumulare sempre di più per se stessi', perché innanzitutto permette a tutti di usufruire del diritto di credito, in questo modo si garantisce sviluppo e reale benessere. L’obiettivo è quindi quello di creare il MASSIMO BENEFICIO SOCIALE e non il massimo rendimento dei capitali attraverso una gestione consapevole e responsabile del proprio denaro. Quando noi andiamo a depositare il denaro, possiamo scegliere il progetto dove vorremmo che fosse investito, ad es. un centro per disabili, un progetto di sviluppo rurale,…. I tassi d’interesse proposti non sono molto alti (18-20% all’anno), ma il successo di Banca Etica sta in una sorprendente crescita di persone che aprono il loro conto corrente, segno che si sta diventando più consapevoli delle proprie scelte.
Vi potranno sembrare belle parole…ma vediamo meglio il loro effetto concreto…Quando sentiamo il termine etica nel campo della finanza, è attribuito alla capacità che le istituzioni finanziarie hanno di soddisfare un diritto fondamentale dell’uomo, il diritto al credito, oggi a molti negato. Un esempio è quello di Muhammad Yunus, autore di un bellissimo libro sul microcredito intitolato 'Il banchiere dei poveri' in cui spiega anche come alle persone che non hanno niente le banche non facciano credito perché non hanno alcuna garanzia. Al contrario i poveri mettono in gioco ogni giorno la loro vita per ottenere un po’ di denaro in modo da affrancarsi dalla morsa degli usurai: c’è una garanzia più preziosa della stessa vita?
Fortunatamente la finanza etica istituisce delle iniziative di microcredito, di commercio equo solidale, di cooperazione, al fine di rispondere direttamente ai bisogni espressi dagli e 'esclusi', attraverso una rete di credito etico e commercio alternativo che , remunerano i prodotti realizzati dalle ' fasce deboli' ad un prezzo 'giusto ' e finanziano le inziative a sostegno 'delle fasce deboli' , ad un tasso vantaggioso. Insomma viene dato 'credito' e fiducia' a quei 2,5 miliardi di persone escluse dall'attuale sistema di sviluppo .  
Una finanza tesa a rispondere alla ' domanda' di credito che proviene dalle fasce deboli ed emarginate della popolazione, è un'attualità, in quanto in questi ultimi decenni, il modello di sviluppo economico, tende ad escludere i ' poveri' che automaticamente diventano anche soggetti ' non bancabili'. Infatti lo ' stile di vita' della società in cui noi viviamo, sta cambiando molto rapidamente, gli ' esclusi' e gli ' insoddisfatti' rappresentano una maggioranza. Questa è la conseguenza del processo di globalizzazione dei mercati. Frenare, anzi impedire o mettersi ' contro' questa evoluzione 'naturale' e inevitabile è considerato come compiere un atto di cecità, di incoscienza, di mettersi ' fuori' dalla storia. Si capisce quindi perché le classi dirigenti dei nostri paesi hanno stimato, specialmente durante questi ultimi venti anni, che il loro ruolo principale – in quanto poteri pubblici – era di facilitare i processi che portano verso la costituzione del mercato mondiale e di creare – ognuno nel proprio paese – le condizioni più favorevoli perchè l'integrazione/adeguamento del mercato locale ( nazione) nel mercato mondiale si faccia nel modo più efficace, nell'interesse prioritario degli agenti economici che operano nel mercato locale.
       I finanziamenti:
 
-un finanziamento in Guatemala con la Ong partner 'Progetto Continenti' per istituire un fondo di credito rotativo per piccole attività produttive nelle comunità locali;-con la cooperativa sociale 'Kalamita' in Venezuela, banca Etica ha dato vita ad un progetto di intervento nei confronti di soggetti in stato di disagio psichico costruendo 5 strutture d’accoglienza.
 
Poche volte ci capita di riflettere sull’uso che facciamo del nostro denaro, perché in fondo ci sentiamo liberi di spendere secondo le regole di mercato e secondo i nostri gusti. Il denaro non e’ piu’ un mezzo per realizzare il benessere sociale,ma è diventato un obiettivo per fare soldi cercando il massimo profitto possibile, in modo veloce e spesso senza nemmeno chiedersi da dove arriva. Seguendo questa logica, il denaro diventa in un attimo uno strumento di sfruttamento... perche' ci perde sempre il piu' debole economicamente...mors tua vita mea. Vince chi ha più soldi.
Il valore dei soldi va invece ben oltre gli aspetti etici o filosofici: infatti implica anche un bisogno di maggiore coerenza con i valori della giustizia, della solidarietà, di tutela dell’ambiente che stanno alla base di uno sviluppo sostenibile e solidale.Chi deposita i propri risparmi in banca, di solito chiede un interesse alto. La finanza etica lavora sapendo che l'interesse più alto è quello di tutti e si basa sull’affidarsi a persone che vanno al di là del semplice valore nominale del denaro, perché lo vedono come la realizzazione di tante vite, di tante storie umane che erano senza futuro e che hanno potuto sperimentare il benessere. Investendo i propri risparmi nella finanza etica si aiutano concretamente le organizzazioni di commercio equo, di cooperazione allo sviluppo, il volontariato, le produzioni ecologiche. . Il concetto di Finanza Etica è molto significativo e ad esso si ispira in Italia la Banca Etica.
 
L'aumento della povertà nei paesi cosiddetti 'ricchi' e il conseguente bisogno di solidarietà, che può e deve essere legato anche ad un diverso utilizzo a livello locale del denaro, hanno favorito il compimento di un ulteriore passo nella direzione dell'impegno verso le fasce più deboli della popolazione
    Chiara Giusto
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